The Saving Light
Nidaa Badwan, vincitrice del Premio Pannaggi/Nuova Generazione 2024, presenta la sua mostra personale “The Saving Light” presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi.
La mostra
The Saving Light a cura di Paola Ballesi
29 novembre 2024 – 30 marzo 2025
Musei Civici Palazzo Buonaccorsi

Grazie a questo riconoscimento, l’artista sarà la protagonista della mostra The Saving Light al piano nobile dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, con il patrocinio dell’Università di Macerata, dell’Accademia di Belle Arti e del Comune di Recanati. In occasione della mostra sarà redatto un catalogo bilingue, per raccontare le opere e la produzione di Nidaa Bawdan attraverso il testo critico della curatrice Paola Ballesi e il dialogo tra l’artista e la storica dell’arte Maria Letizia Paiato, inoltre verrà presentato un video sul suo lavoro.

Per l’artista la fotografia è medium espressivo privilegiato per raccontare il mondo che la circonda, attraverso uno stile riconoscibile, ricco di colori dove lei è protagonista e interprete.
“La sua produzione fotografica è in continua evoluzione e le sue opere hanno girato e attualmente stanno girando il mondo con progetti mirati che rendono omaggio alla cultura italiana, mentre altri di carattere introspettivo e psicologico diventano potenti dispositivi di prospezione per penetrare nel fondo dell’animo umano. Ma al di là dei vari temi affrontati, la sua ricerca attraverso il mezzo fotografico presenta una costante stilistica inequivocabile che rende unico e inconfondibile il suo linguaggio: la rappresentazione del corpo come teatro.”
– Paola Ballesi, curatrice della mostra
La mostra personale The Saving Light di Nidaa Badwan si compone di fotografie site specific realizzate immaginando un dialogo con Palazzo Buonaccorsi, un luogo ricco di spirito, storia, simbolismo e vicende personali. In questi scatti emerge la componente teatrale che contraddistingue il lavoro di Nidaa, un’esclusiva “messa in scena” per svelare il segreto di sé e del mondo che ci circonda.
In Saving light, la luce è spirituale e protagonista come nelle altre serie realizzate negli anni e presenti in mostra: Rinascita, del 2024, qui la luce è protagonista assoluta, carica di forza energetica capace di dare vita; saranno presenti anche Oscure notti dell’anima del 2020 e Cento giorni di solitudine del 2016, il lavoro che ha reso nota l’artista per il racconto di un esilio volontario contro gli abusi di potere.

Cos’è il Premio Pannaggi/Nuova Generazione?
Ideato dall’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi è giunto alla sua settima edizione, nasce per dare spazio a giovani artisti emergenti under 40 della Regione Marche e per far conoscere il loro lavoro all’interno della scena artistica nazionale e internazionale.
Per l’anno 2024 la commissione selezionatrice composta da Paola Ballesi, Katiuscia Cassetta, Nikla Cingolani, Loretta Fabrizi, Paolo Gobbi, Marina Mentoni, Mauro Mazziero, Giuliana Pascucci, Massimo Vitangeli, ha scelto Nidaa Badwan artista palestinese ma italiana d’adozione.
Il progetto del Premio Pannaggi è stato reso possibile grazie al main sponsor SIMONELLI GROUP. È inoltre realizzato in rete con il Centro Studi Pannaggi, l’Accademia dei Catenati e Il Mugellini Festival, e in collaborazione con il CeSma (Centro Studi Marche), il Centro Documentazione e Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro, Laboratorio 41, Spazio Lavì e la Galleria Fumagalli di Milano che attualmente segue l’artista.
Biografia
Nidaa Badwan è un’artista palestinese nata nel 1987 negli Emirati Arabi Uniti e poi cresciuta e formatasi a Gaza, dove si laurea. Vive da una decina di anni nelle Marche.
Prima esposizione a Gaza nel 2009, tra le macerie del teatro appena distrutto dalle bombe al fosforo bianco, e ottiene un immediato successo che la porta negli anni a lavorare all’estero. Cento giorni di solitudine del 2016 opera di debutto internazionale accompagnata da un’intervista sul New York Times: autoritratti realizzati nella sua stanza in un esilio autoimposto di 20 mesi come protesta per le violenze fisiche e le minacce ricevute da alcuni miliziani di Hamas per non aver indossato il velo. Nel 2015 si trasferisce prima a San Marino e poi in Italia dove vive tutt’oggi. In Italia espone: Salannunziata, Imola (2023); Museum for Art in Wood, Philadelphia (2023); Museo della Città – Spazio Presente, Ancona (2022); Pinacoteca Civica Crivelli, Sant’Elpidio a Mare (2021); California Museum of Photography, Riverside (2019); Musée du quai Branly, Parigi (2019); Museo San Francesco, San Marino (2018-2019); Reggia di Colorno, Parma (2018); Institute Contemporary Art, Richmond, Virginia (2018); Palazzo Patrizi, Siena (2018); Maxim Gorki Theatre, Berlino (2017); IVAM, Valencia (2017); Villa Bertelli, Forte dei Marmi (2017); Armani Hotel, Dubai (2016); SAVVY Contemporary, Berlino (2016); Trapholt Museum, Kolding (2016); Palazzo Graziani, San Marino (2016); Gerusalemme e Cisgiordania (2015).