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Ascendenze

data
1954
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 9
tecnica
Olio/ sabbia su compensato 84,5x47,5cm
n. inventario
325
tipologia
Pittura

Descrizione

L’opera, una composizione astratta, presenta una serie di forme geometriche irregolari e linee rette di diverse tonalità che si sovrappongono e si intersecano, convergendo in alcuni casi verso il centro del campo visivo. L’utilizzo della tecnica mista, pittura ad olio e sabbia su compensato, conferisce alla stesura del colore diversi gradi di corposità.

Il dipinto può essere considerato in linea con le ricerche astratto-concrete che si affermano in Italia alla fine degli anni Quaranta e a cui Wladimiro Tulli si accosta portando avanti sviluppi nel campo dell’astrazione ed entrando in contatto con i maggiori esponenti dei movimenti artistici in Italia e all’estero.

Nelle opere di questo periodo l’autore si esercita in geometrie liberamente assunte per far dialogare forme e spazio, di cui è espressione il dipinto “Ascendenze” che ottenne nel 1955 il premio nel ‘Primo Premio Nazionale Scipione’ di Macerata.

Pittore, scultore e ceramista, Wladimiro Tulli, nato a Macerata il 4 settembre del 1922, alla fine degli anni ’30 si avvicina al “Gruppo Futurista Boccioni”, accanto ai pittori Sante Monachesi e Bruno Tano, divenendo in seguito il promotore del gruppo dopo la scomparsa di Tano nel 1942. Animato dalla poetica futurista e fortemente attratto dalla compresenza di pittura e scultura che caratterizzava le diverse espressioni del movimento, realizza lavori nell’ambito dell’Aeropittura, sperimentando in parallelo nuove tecniche (collage, sculture in legno e in creta).
Nel 1952 fa parte del “Gruppo Numero” di Firenze con cui espone in Italia e in Europa e nel 1962 è tra i fondatori del “Gruppo Levante” di Macerata, nel quale confluiscono le ricerche dell’arte europea nell’ambito dell’Informale e della pittura automatica. Dal 1939 numerose sono le partecipazioni ad esposizioni e rassegne, tra le quali ricordiamo la IV e V Quadriennale di Roma (1943 e 1948), il Premio Scipione a Macerata (1955, 1957), il Premio Marche (dal 1954 al 1963).

A partire dagli anni Settanta sviluppa nuove tecniche espressive inserendo nelle sue opere materiali diversi e si dedica in particolare alla decorazione murale e a progetti grafici. La sua produzione si caratterizza per l’affermarsi di un linguaggio tendenzialmente astratto, dove prevale un segno libero, quasi grafico, e l’utilizzo di colori vivi e accesi.