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Bambina

1905

Atualmente esposta: Secondo piano / sala 2

L’opera raffigura il volto di una bambina di tre quarti, incorniciato da capelli castani. La pennellata, veloce e sintetica, delinea la rotondità dei lineamenti e i tratti del viso: la fronte alta, gli occhi di un azzurro intenso, le guance animate dalle gote rosse. Lo sguardo assorto, da cui traspare dolcezza e una leggera vena malinconica, è rivolto di lato.

Il ritratto è realizzato con colori caldi dalle tonalità rosso-arancioni e presenta in basso a destra la firma dell’artista. L’aderenza al soggetto rappresentato, spesso un modello reale, è un presupposto tanto accademico quanto emotivo di Peruzzi, legato da sempre alla pittura ottocentesca, senza però disdegnare tentativi di sperimentazione.

Nato a Montelupone in provincia di Macerata, il pittore Cesare Peruzzi (1894-1995) esordisce a Roma nel 1915 in occasione della ‘Mostra Internazionale della Secessione’. È considerato un pittore della realtà, i suoi modelli sono la natura e l’umanità che lo circondano, esaltati attraverso sapienti impasti di luce e colore. Dipinge paesaggi, fiori, scene familiari, ritratti, con una predilezione per la figura umana, studiata e restituita nei suoi numerosi disegni e al centro di moltissimi dipinti.

Dell’artista si conserva in Pinacoteca un nucleo di opere, tra le quali in esposizione anche il dipinto “Polenta marchigiana” del 1927 (inv. 101).

Informazioni tecniche

data
1905
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano / sala 2
tecnica
Olio su tavola 26x20 cm
n. inventario
108
tipologia
Pittura