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Casa colonica presso Ancona

Gualtiero Baynes

(Macerata, 1856 - Firenze, 1938)

data
1890-1910
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 1
tecnica
Olio su cartone 18x27cm
n. inventario
184
tipologia
Pittura
collezione
Collezione privata Baynes Gualtiero - Firenze

Descrizione

Il dipinto, di piccolo formato, raffigura una veduta con un edificio, individuato dal titolo quale una casa colonica nei pressi del territorio di Ancona. In primo piano si apre sulla destra una porzione di specchio d’acqua, mentre sulla sinistra si vede un cespuglio.

In fondo vi è l’abitazione rurale di medie dimensioni, in cui si individua l’entrata rialzata raggiungibile attraverso le scale e le varie suddivisioni che compongono il corpo di fabbrica.

L’opera, firmata in basso a sinistra, fu donata dal pittore maceratese Gualtiero Baynes alla Pinacoteca della sua città insieme ad un nucleo di oltre settanta dipinti a condizione che venissero prelevati dal Comune di Macerata un mese dopo la morte dell’artista, senza spese per gli eredi, e che venissero esposti in locali idonei. Le opere furono consegnate alla Pinacoteca di Macerata il 30 ottobre 1939.

Il nucleo esposto è costituito da dipinti ad olio di piccolo formato incentrati prevalentemente sul tema del paesaggio. Si tratta di studi dal vero, in pieno stile ottocentesco en plain air, dove grande risalto è dato alla restituzione degli effetti luministici. Le composizioni ritraggono scorci di ville, orti, giardini e campagne toscane, accanto a vedute marine e tramonti ripresi da Ancona e dalla costa adriatica. Brani raccolti e circoscritti, che racchiudono una visione intimista e a tratti malinconica dell’artista.

Baynes si afferma, infatti, principalmente come pittore di paesaggio, indagando il colore e tutte le sue sfumature nei differenti contesti atmosferici. La sua produzione è contaminata dall’esperienza degli Impressionisti e dei Macchiaioli, attraverso le opere di Silvestro Lega (1826-1895) e Telemaco Signorini (1835-1901). A seguito del soggiorno a Torino a partire dal 1884, fondamentale per la sua formazione è anche il contatto con la pittura piemontese dell’Ottocento, in particolare nella figura di Enrico Reycend (1855-1928), pittore di paesaggio il cui stile presenta molte affinità con le opere dell’artista maceratese.