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Composizione astratta

data
1963
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano / sala 8
tecnica
Olio su faesite 70x88 cm
n. inventario
422
tipologia
Pittura
scuola
Futurista

Descrizione

Il dipinto rappresenta una composizione geometrica suddivisa in diagonale in tanti rettangoli di diverso formato. Ai colori giallo, rosso e blu predominanti, si aggiungono altre tonalità quali il verde, il marrone e il nero. L’utilizzo della faesite come supporto rende la superficie ruvida e porosa, creando con la luce un effetto tridimensionale, accentuato dalle linee nere. L’opera è firmata e datata 1963.

Vinicio Paladini nasce a Mosca nel 1902, ma la famiglia si trasferisce l’anno seguente a Roma, città dove compie la sua formazione entrando in contatto con Anton Giulio Bragaglia e l’ambiente futurista degli anni Venti.

Con l’artista maceratese Ivo Pannaggi, Paladini firma il “Primo manifesto dell’arte meccanica futurista” apparso nella rivista letteraria “Lacerba” nel 1922. Sempre in sodalizio con Pannaggi, cura la messa in scena del Ballo meccanico futurista, che si svolse a Roma nella Casa d’arte Bragaglia il 2 giugno di quello stesso anno.

Vicino alle avanguardie storiche sovietiche, partecipa alle mostre legate al Futurismo e nel 1930 si laurea a Roma in Architettura, portando avanti la sua attività di architetto accanto a quella di pittore, grafico, illustratore e scenografo.