Scheda opera

Ricerca avanzata

Seleziona una voce per filtrare la tua ricerca.

Dimore n. 27 bis

data
1983
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 12
tecnica
Tecnica mista su compensato sagomato 123x95,5cm
n. inventario
2794
tipologia
Pittura

Descrizione

L’opera “Dimora n. 27 bis” presenta motivi geometrici di colore grigio accostati accostati tra loro. Si compone di una coppia di rettangoli con al centro un triangolo e nella parte superiore due elementi di cui uno a forma di cupola. Lo sfondo bianco e i profili delle forme fanno emergere i volumi ideali di un edificio a cui rimanda il titolo. È stata esposta nel 1983 nella mostra “Giuseppe Uncini. La logica fantastica” organizzata dal Comune di Macerata, in collaborazione con Pinacoteca e Musei Comunali e gli Amici dell’Arte, presso la Pinacoteca Comunale di Macerata (maggio-giugno 1983) e in quell’occasione donata dall’artista.

Come indagato dalla critica la “dimora come luogo di permanenza, come indugio, è per Uncini una lettura ravvicinata, sia per la severa ambientazione architettonica, sia per la messa a punto della tecnica, dello spazio e della luce presenti nella grande pittura di Piero della Francesca.” (Bignardi M./ Fiorillo A.P., 1990).

Giuseppe Uncini (Fabriano, 1928 – Trevi, 2008), si forma da autodidatta e alla fine degli anni ’40 lavora come disegnatore-litografo. Nel 1953 in seguito all’incontro con lo scultore Edgardo Mannucci si trasferisce a Roma ed entra in contatto con il variegato ambiente artistico della Capitale. Partecipa a numerose rassegne ed esposizioni in Italia e all’estero, con dipinti e sculture. A partire del 1958 presenta i suoi primi ‘Cementoarmati’, lavori in metallo e in cemento, materiali spesso utilizzati nella sua produzione artistica.