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Flying Dutchman

data
2021
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Primo piano/ sala 9
tecnica
Legno, plexiglas, 8 disegni su dura-lar di varie dimensioni (3 tavole 100x70 cm, 8 tavole 20x90 cm), luci, specchio, bronzo
n. inventario
4057
tipologia
Scultura
percorso
Arte Moderna

Descrizione

Flying Dutchman, macchina scenica, quando Vettor Pisani incontra William Kentridge nella mia mente.

L’opera è stata donata al Comune di Macerata dall’artista Fabrizio Cotognini in occasione della mostra “The Flying Dutchman”, allestita presso le sale della Pinacoteca d’Arte Antica dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi dal 17 luglio al 30 ottobre 2021.

Riproduce fedelmente una macchina teatrale con quinte e scene disegnate dall’artista. Sul palco in legno è fissato uno specchio con sopra due piccoli conigli dal pelo marroncino chiaro. Fa da sfondo un paesaggio montano color sanguigna in cui gli elementi della natura dominano la nostra visione.

L’attenzione e la precisione con cui sono rese le montagne e la vegetazione, accostano il disegno alla tradizione pittorica e grafica del paesaggio che ha le sue origini nel Seicento.

Completano la struttura altre tavole di diverso formato con soggetti floreali e sfondi di paesaggi marini con vascelli.

Il vascello è un riferimento all’Olandese volante, la nave fantasma che secondo il folclore solcava errante i mari del nord Europa, tema che costituiva il filo conduttore dell’intera mostra. Una metafora del viaggio dell’uomo, senza meta e senza punti di riferimento. L’esposizione presentava un percorso immersivo costituto da disegni, sculture e installazioni, una trasposizione concettuale dell’opera letteraria storica The Flying Dutchman (1826) di Edward Fitzball, sulla scorta delle varie rappresentazioni e interpretazioni che sono state attribuite nel tempo a l’Olandese Volante, tra cui il Der Fliegende Hollander di Richard Wagner, rappresentato per la prima volta al Königlich Sächsisches Hoftheater di Dresda il 2 gennaio 1843.

Come indagato dal critico d’arte Eugenio Viola, nel lavoro dell’artista un ruolo di primo piano è riservato alla pratica del disegno “vera e propria base fondante del suo ‘Opus’, espressione di un ‘Theatrum Mundi’ contemporaneo e visionario, al cui interno si dispongono le immagini simboliche che abitano il suo vocabolario espressivo, i suoi assilli tematici, le sue ossessioni. Difatti non è un caso che la cultura visiva di Fabrizio Cotognini incontri quella performativa e teatrale, ibridando spregiudicatamente media diversi, utilizzati alla stregua di elementi modulabili e declinabili all’infinito, di attrezzature teatrali e arredi scenici, in cui la realtà viene scomposta per poi rivelarsi attraverso un meccanismo di progressivo disvelamento di senso”.

Fabrizio Cotognini, nato a Macerata nel 1983, vive e lavora a Civitanova Marche. Si è diplomato in Pittura e Scultura all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Ha partecipato a numerose personali e collettive in gallerie private e musei pubblici in Italia e all’estero.