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Incontro di Enea e Ascanio con Andromaca ed Eleno
(1654 - 1719)
- data
- 1714
- sede
- Palazzo Buonaccorsi
- collocazione
- Primo piano/ Galleria dell'Eneide/ sala 14
- soggetto
- Eneide
- tecnica
- Olio su tela, 302 x 195 cm
- tipologia
- Pittura
- percorso
- Arte Antica
Descrizione
Il dipinto raffigura il momento in cui Enea, approdato nei pressi nel porto di Butròto (in Epiro) con il figlio Ascanio, incontra Andromaca in compagnia del secondo marito Eleno, scambiando un dialogo appassionato sulle rispettive dolorose vicende. Il soggetto è tratto dalla scena descritta da Virgilio nel libro III dell’Eneide (vv. 291-505). L’incontro avviene in un bosco, mentre Andromeca è intenta a offrire sacrifici in onore del defunto marito Ettore.
La tela si sviluppa in verticale, presentando i personaggi intenti nello scambio del dialogo, come lascia intuire la gestualità animata di entrambe le figure, trasportate dal pathos dei rispettivi racconti. Enea, dalla vigorosa corporatura, indossa l’elmetto e un manto rosso, elemento distintivo della sua figura in tutte le opere presenti nella Galleria.
Il dipinto rientra nelle quattro tele affidate da Raimondo Buonaccorsi a pittori della scuola bolognese, accanto alle opere di Marcantonio Franceschini, Giuseppe Gambarini e Giovanni Giorgi esposte nella Galleria dell’Eneide, e giunse a Macerata intorno al 1714, condotto a palazzo dallo stesso artista.
Raimondo, attento e fine collezionista, aveva seguito personalmente le vicende costruttive dell’edificio e portato a compimento l’allestimento della Galleria, per la cui decorazione aveva coinvolto numerosi artisti rappresentativi delle diverse scuole pittoriche del Settecento.