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La città moderna

data
1928
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 6
tecnica
Acquarello su carta 8x7,5cm
n. inventario
469
tipologia
Pittura
scuola
Futurista

Descrizione

Il piccolo acquerello dal titolo “La città moderna”, è costruito per mezzo di un insieme di linee oblique che si intersecano creando piani sovrapposti. Nella composizione si vedono palazzi e ponti affastellati in uno spazio ristretto. I toni di rosso, giallo e blu, delineano una metropoli affollata dove mezzi di trasporto percorrono strade sospese, producendo nuvole di fumo. Nella parte alta si intravede una piccola porzione di cielo fra le cime degli edifici.

L’opera appartiene alla serie di vedute di città dipinte ad acquerello da Giuseppe Mainini secondo schemi cubo-futuristi negli anni 1926-28 (si veda anche “La città del futuro” conservata in Pinacoteca, inv. 2620) ed esposte per la prima volta nel 1963 in occasione della mostra ‘Appunti sul movimento futurista a Macerata’. Mainini dimostra una sapiente capacità di integrare ricercatezze cromatiche e geometrismi.

Lorenzo Mainini è stato un pittore, incisore e xilografo (Macerata, 1898 – 1981). Si è forma nell’ambito di Adolfo De Carolis come incisore e xilografo. Intorno al 1927 si avvicina al Futurismo realizzando in prevalenza opere di piccolo formato, di cui sono testimonianza i due piccoli acquerelli. Dopo la parentesi futurista della seconda metà degli anni Trenta, torna ad essere figurativo e si afferma prevalentemente come incisore dove dimostra una spiccata propensione nel guardare e rappresentare la natura con un attento realismo.