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La vergine dell’aria

data
1938
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
In prestito
tecnica
Olio su compensato 28,6x21cm
n. inventario
2774
tipologia
Pittura
scuola
Futurista

Descrizione

Al centro della scena è rappresentata la sagoma allungata di una Madonna con il Bambino, nelle tonalità dell’azzurro e del bianco. Alle spalle del gruppo divino, nel cielo segnato da una nuvola forata, un grande aereo occupa lo spazio centrale, mentre un secondo più piccolo è collocato in basso. I due velivoli dipinti di arancione hanno un profilo aerodinamico suggerendo il movimento delle eliche.

L’opera è stata esposta per la prima volta nel 1939 in occasione della Mostra Nazionale Viaggiante Futurista. Il tema sacro, presente sin dal titolo “La Vergine nell’aria”, è qui interpretato in chiave aerofuturista. Sul fondo di una grande sfera e di due aerei in volo, la Vergine, restituita in modo schematico, si staglia nel centro della composizione, circondata dagli elementi tipici della pittura aerofuturista: gli aeroplani in volo, la nuvola forata, le forme sferiche, uniti ad una scelta cromatica selezionata che vede la prevalenza dei colori azzurro e arancione.

Mario Monachesi, musicista e pittore aerofuturista, nel 1938 fu soprannominato Chesimò da Filippo Tommaso Marinetti per distinguerlo da Sante Monachesi, pittore e scultore maceratese, tra i fondatori nel 1932 a Macerata del “Gruppo Futurista Boccioni”.

Attualmente l’opera è concessa in prestito in occasione della mostra “Il tempo del futurismo”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (3 dicembre 2024 – 28 febbraio 2025).