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Sedia – Salottino Eura Pannaggi Benigni

Ivo Pannaggi

(1901 - 1981)

data
1925 - 1926
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano / sala 4
tecnica
Legno e smalto ad olio / 100x70x47cm
n. inventario
3893
tipologia
Mobile
scuola
Futurista
collezione
Benigni - Porto Sant'Elpidio

Descrizione

La sedia è realizzata in legno e verniciata con smalto ad olio con tonalità di nero fumo, bianco avorio e grigio su fondo in cementite. Il disegno riprende quello della sedia-tavolo dell’Anticamera di casa Zampini pur con qualche semplificazione. Lo schienale alto e rettangolare si presenta verniciato di nero, la base della sedia bianco avorio e gli altri elementi di colore grigio, ad eccezione della base di appoggio posta sul lato destro verniciata di nero.

La sedia fa parte del Salottino progettato nel 1925-1926 da Ivo Pannaggi per la casa della sorella Eura a Porto Sant’Elpidio (Fermo), dove l’artista si recava spesso nei mesi estivi. Nello stesso appartamento Pannaggi aveva dipinto la propria stanza ed affrescato una superficie muraria rispondente ad un copricamino. L’intero arredo comprende cinque mobili: oltre alla sedia, una credenza-scrittoio, una panca, un tavolino e uno sgabello.

Gli arredi del Salottino di Eura Pannaggi Benigni sono entrati in collezione a seguito del loro acquisto da parte del Comune di Macerata nel 2004 dai fratelli Guy e Rao Benigni, eredi di casa Benigni di Porto Sant’Elpidio.

Progettato negli stessi anni dell’Anticamera di casa Zampini, il Salottino è espressione dell’architettura interna futurista e delle avanguardie europee. Si caratterizza per il rigore delle forme geometriche, per l’utilizzo di linee ortogonali e l’essenzialità della scelta cromatica, nero, grigio e bianco.

Ivo Pannaggi (Macerata, 1901-1981), esponente del Futurismo, architetto, pittore e designer, esordisce come pittore a Roma nel 1919 nella Casa d’Arte Bragaglia. Dal Futurismo le sue ricerche si spostano verso il Costruttivismo russo, realizzando opere non figurative composte da elementi geometrici. Il movimento influenzerà anche la sua produzione di design, di cui sono testimonianza l’Anticamera di Casa Zampini (1925-1926) di Esanatoglia e il coevo Salottino Eura Pannaggi, arredi che si inseriscono tra i più importanti esempi di architettura d’interni futurista, riallestiti nelle sale del museo.