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Senza Titolo

data
1963
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 14
tecnica
Olio su tela 69,6x69,6cm
n. inventario
419
tipologia
Pittura

Descrizione

Su uno sfondo bianco compare una fenditura pittorica verde smeraldo, che si apre sul lato sinistro della tela. La forma ricorda il taglio di una ferita, più spessa al centro mentre si assottiglia alle estremità dove il colore si mescola con lo sfondo. L’opera è firmata in basso a sinistra ‘Craia 63’.

L’esperienza di Silvio Craia, originario di Corridonia (MC), tra gli artisti più significativi nel campo della ricerca astratta nelle Marche nel dopoguerra, si inscrive nell’ambito della stagione dell’Informale, che trova nella regione marchigiana sul finire degli anni Cinquanta una sua precisa connotazione.

Silvio Criaia frequenta l’Istituto d’Arte di Macerata sotto la guida del prof. Renzo Ghiozzi (Zoren) e dal 1955 partecipa a numerose rassegne ed esposizioni, tra cui la ‘Mostra personale’ tenuta a Macerata nel 1963, in seguito alla quale l’opera venne donata alla Pinacoteca. A partire dagli anni Sessanta le sue ricerche sono rivolte alla sperimentazione di un nuovo linguaggio pittorico che combina la parola scritta e il colore con materiali diversi, realizzando opere di poesia visiva. Si ricorda la serie “Idrologie”, dove utilizza come materiale il plexiglas, lavori esposti per la prima volta a Roma nel 1969 nella Galleria il Foglio.