Scheda opera
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Spiaggia sull’Adriatico
(Macerata, 1856 - Firenze, 1938)
- data
- 1890-1899
- sede
- Palazzo Buonaccorsi
- collocazione
- Secondo piano/ sala 1
- tecnica
- Olio su cartone 18x28cm
- n. inventario
- 169
- tipologia
- Pittura
- collezione
- Collezione privata Baynes Gualtiero - Firenze
Descrizione
Il dipinto, di piccolo formato, raffigura un paesaggio marino in cui è presente una porzione di costa e sullo sfondo una collina. Il mare si presenta calmo, privo di increspature, e la luce colpisce in primo piano parte della riva. In fondo, a ridosso dell’acqua e poste alla base di della collina, si vedono tre case.
L’opera, firmata in basso a destra, fu donata dal pittore maceratese Gualtiero Baynes alla Pinacoteca della sua città insieme ad un nucleo di oltre settanta dipinti a condizione che venissero prelevati dal Comune di Macerata un mese dopo la morte dell’artista, senza spese per gli eredi, e che venissero esposti in locali idonei. Le opere furono consegnate alla Pinacoteca di Macerata il 30 ottobre 1939.
Il nucleo esposto è costituito da dipinti ad olio di piccolo formato incentrati prevalentemente sul tema del paesaggio. Si tratta di studi dal vero, in pieno stile ottocentesco en plain air, dove grande risalto è dato alla restituzione degli effetti luministici. Le composizioni ritraggono scorci di ville, orti, giardini e campagne toscane, accanto a vedute marine e tramonti ripresi da Ancona e dalla costa adriatica. Brani raccolti e circoscritti, che racchiudono una visione intimista e a tratti malinconica dell’artista.
Baynes si afferma, infatti, principalmente come pittore di paesaggio, indagando il colore e tutte le sue sfumature nei differenti contesti atmosferici. La sua produzione è contaminata dall’esperienza degli Impressionisti e dei Macchiaioli, attraverso le opere di Silvestro Lega (1826-1895) e Telemaco Signorini (1835-1901). A seguito del soggiorno a Torino a partire dal 1884, fondamentale per la sua formazione è anche il contatto con la pittura piemontese dell’Ottocento, in particolare nella figura di Enrico Reycend (1855-1928), pittore di paesaggio il cui stile presenta molte affinità con le opere dell’artista maceratese.