Un ricordo da Piero della Francesca

Il dipinto è diviso in due sezioni: nella parte bassa compaiono due archi ogivali e in quella alta un rettangolo inserito in una volta a botte. Le forme geometriche sono disegnate con un tratto continuo, mentre i volumi e la profondità sono dati dal colore azzurro, che assume le sembianze di un cielo sul quale sembrano incastonati all’interno gli elementi architettonici. Al centro è tracciata la data 1980, mentre in basso a destra si legge la firma ‘Bruzzesi G. 80’.

L’opera è stata donata dall’autore in occasione della mostra ‘Collettiva Carlo e Guido Bruzzesi – Ermenegildo Pannocchia: la verità del quotidiano’ tenuta nella Pinacoteca di Macerata dal 4 al 26 luglio 1980.

Appartiene al ciclo “Ricordando l’affresco” al quale l’artista lavorava dalla fine degli anni Settanta. Guido Bruzzesi (1938-1985) recupera il gesto, conferendogli un valore storico e formativo della coscienza artistica. Come sottolineato dalla critica, la sua azione si colloca nell’ambito della stagione concettuale “non vuole riproporre anacronisticamente l’esercizio tecnico, la pratica artigiana, bensì il suo processo progettuale, che lega l’affresco alla progettualità di una rinnovata architettura, espressione di una reale summa delle arti” (Bignardi M./ Fiorillo A.P., 1990, scheda n. 41).