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Vestigia antiche (Ruderi sepolti)
- data
- 1957
- sede
- Palazzo Buonaccorsi
- collocazione
- Secondo piano/ sala 10
- tecnica
- Olio su compensato 46,5x36,5cm
- n. inventario
- 154
- tipologia
- Pittura
Descrizione
La composizione astratta è segnata da vigorose pennellate che solcano lo spazio. Le linee bianche e gialle tracciano archi ogivali e strutture a ragnatela. La materia emerge dal fondo nero e i colori si impastano virando su tonalità di verde, blu e arancione.
“Vestigia antiche (Ruderi sepolti)” del maceratese Valeriano Trubbiani (Macerata, 1937 – Ancona, 2020), è presente alla seconda edizione del “Premio Nazionale Scipione”, tenuta a Macerata nel 1957, ricevendo uno dei premi ‘acquisto’ dalla giuria composta dai critici Umbro Apolloni, Cesare Froldi, Renzo Ghiozzi e Carlo Levi. L’opera si inserisce nel primo periodo dell’artista, quando si accosta alla pittura per abbandonarla poi quasi del tutto dedicandosi interamente alla scultura. Trubbiani si afferma negli anni per le sue sculture in ferro e alluminio che danno vita ad un universo molteplice, in cui ai meccanismi, agli ingranaggi e alle lamiere si affiancano figure di animali che popolano un mondo di metallo.
Di Valeriano Trubbiani si conservano altre cinque opere nella Pinacoteca di Macerata: quattro sculture, “L’urlo della cavalla impazzita” (1958), “Embrione” (1961), “Crocifisso” (1956), “Redicembrione” (1961) e una “Veduta di Macerata con caricatura”.