
Nato a Macerata nel 1894, fu un esploratore, orientalista e storico delle religioni. Nel 1909 realizzò un lavoro su Ricina dal titolo Illustri città romane del Piceno poco conosciute: Elvia Ricina. Nello scritto, lo studioso ripercorse la storia della città dalle origini fino alla sua rifondazione avvenuta negli anni di regno dell’imperatore Settimio Severo, utilizzando fonti archeologiche, epigrafiche e immagini fotografiche, unitamente alle sue osservazioni.
Nato a Loreto nel 1914, fu uno degli archeologi italiani più influenti del ‘900. Alfieri nel 1936 realizzò uno studio scientifico sulla città romana di Ricina (oggi Villa Potenza), pubblicato nello stesso anno negli Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria delle Marche. A lui si deve anche l’inserimento, nel 1965, della voce “Ricina” nell’Enciclopedia dell’Arte Antica.
Nato a Macerata nel 1937, fu scultore e artista italiano. Nel 1967, dietro segnalazione dello stesso Trubbiani, la Soprintendenza Archeologica delle Marche recuperò circa 150 blocchi di pietra nel letto del fiume Potenza. Si trattava di residui di opere di carattere monumentale di età romana, probabilmente funerario, con figurazioni a rilievo, elementi architettonici e iscrizioni. Tale ritrovamento è stato fondamentale per la conoscenza dell’assetto urbano di Ricina e dei suoi principali monumenti.