L’area archeologica di Helvia Ricina è caratterizzata dal teatro romano, edificato in opera laterizia nei primi decenni del I secolo d.C. Con un diametro di circa 72 metri, presentava una cavea suddivisa in due ordini di gradinate, che potevano ospitare circa 2000 spettatori, oltre a una scenografia riccamente decorata con colonne e nicchie, probabilmente destinate a contenere statue. Il teatro, che nel corso dei secoli è stato oggetto di spoliazioni e ristrutturazioni, è oggi il principale punto di interesse dell’area archeologica.
Nel 1967, grazie alla segnalazione del noto scultore Valeriano Trubbiani, furono recuperati150 blocchi di pietra dall’alveo del fiume Potenza, molti dei quali scolpiti con decorazioni e iscrizioni. La loro analisi ha permesso di ottenere preziose informazioni sull’architettura e la società dell’antica Helvia Ricina e di ricostruire almeno sei monumenti funerari, oggi visibili presso l’area archeologica.
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