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Biblioteca Mozzi Borgetti - Musei Macerata

Artisti e personaggi Biblioteca Mozzi Borgetti

Artisti

Gli artisti locali Serafino Scarponi e Costanzo Alberti hanno decorato le Sale Antiche.

Costanzo Alberti ha anche ritratto gli imperatori benemeriti di Helvia Ricina nei medaglioni della sala II.

La Galleria degli Specchi è stata affrescata dagli artisti Domenico Marzapani e Domenico Cervini: ci sono grottesche, cioè figure vegetali e animali bizzarre e mostruose, decorazioni ispirate alla pittura parietale di Pompei e ritratti di filosofi e scienziati.

Questi tipi di decorazioni pittoriche si ritrovano in altre sale della Biblioteca, dove si possono ammirare anche i lavori di intaglio di Giuseppe Ciferri e Bernardino Consalvi e le preziose scaffalature realizzate dall’ebanista Domenico Antonio Pianesi.

L’artista Giuseppe Mattei ha dipinto la volta dell’ex Oratorio dei contadini, che si trova in Piaggia della Biblioteca.

Le quadrature dei soffitti e lo stile neoclassico delle stanze sono stati voluti dal pittore maceratese Vincenzo Martini, direttore artistico della squadra di artisti impegnati nell’allestimento.

Personaggi

Giuseppe Mozzi

Nato a Macerata nel 1730, si distinse per la sua erudizione e profonda curiosità di scienziato. La sua sete di conoscenza lo spinse a viaggiare per l’Europa verso luoghi di studio, visitando accademie, orti botanici, società scientifiche e acquisendo libri, reperti e strumenti per i suoi studi. Si deve a lui la scelta di orientare il nuovo istituto della Pubblica Libreria della sua città natale verso un modello di sapere universale.

Bartolomeo Mozzi

Nato a Macerata nel 1731, fin da giovane si distinse per la sua passione per la cultura e l’istruzione. Fratello minore di Giuseppe Mozzi, dopo aver studiato a Roma e in altre città, tornò a Macerata, dove dedicò la sua vita alla raccolta di libri e opere d’arte. Bartolomeo sviluppò una vasta collezione di oltre 30.000 volumi, spaziando in vari ambiti, dalla letteratura alla scienza. Seguì da vicino tutte le fasi di realizzazione del progetto della Pubblica Libreria, dall’allestimento delle sale alla sistemazione dei libri. Bartolomeo Mozzi è ricordato non solo come un collezionista, ma come un vero e proprio benefattore per la comunità di Macerata.

Tommaso Maria Borgetti

Docente di Teologia e Storia ecclesiastica, fu un sacerdote dell’ordine domenicano, collezionista e grande amante dell’arte. Nel 1833, decise di donare al Comune di Macerata ben 9.176 volumi per aprire una nuova libreria, un patrimonio straordinario ricco di opere di grande valore e rarità. La città di Macerata, riconoscendo nelle figure dei fratelli Mozzi e di Tommaso Maria Borgetti i massimi benefattori della Biblioteca Civica, ha deciso di battezzarla con i loro nomi.

Amico Ricci Petrocchini

Nato nel 1794 da una ricca famiglia di nobiltà terriera, fu uno dei più grandi sostenitori dell’Università di Macerata. Storico dell’arte e fondatore della storia artistica regionale, fu anche curatore della Biblioteca maceratese. Amico Ricci lasciò alla Mozzi-Borgetti un fondo librario e archivistico personale, uno dei maggiori lasciti ottocenteschi, i cui volumi possono essere visionati insieme ai materiali di lavoro e alle opere da lui prodotti.

Famiglia Castiglioni

Ha origine a Castiglione, vicino a Varese. Per svariati motivi, i Castiglioni si divisero in più rami e si stabilirono in Lombardia e nel Piceno: Bernardo Castiglioni, banchiere, si trasferì a Cingoli nel 1600. La Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata conserva importanti testi legati alla famiglia, testimoniando il suo contributo culturale e intellettuale nella regione.

Padre Matteo Ricci

Nato nel 1552, fu un gesuita, matematico e missionario italiano, riconosciuto come uno dei più grandi evangelizzatori della Cina. Iniziò gli studi nel Collegio dei Gesuiti di Macerata e, attratto dagli ideali della Compagnia di Gesù, entrò nell’ordine nel 1571. Dopo vari anni di studi, nel 1578 partì per l’India e, nel 1582, giunse a Macao, in Cina. Nel 1601, dopo un lungo percorso, entrò a Pechino, dove fondò la prima missione cattolica. Nel 1609 fondò la Confraternita della Madre di Dio e iniziò la costruzione della prima chiesa pubblica di Pechino. La sua eredità è riconosciuta ancora oggi, con iniziative come la Fondazione Internazionale Padre Matteo Ricci di Macerata e l’Istituto Confucio, che promuovono le relazioni culturali tra Italia e Cina.

Maffeo Pantaleoni

Nato a Macerata nel 1857, si laureò in giurisprudenza e divenne un esperto di economia, contribuendo in modo significativo alla scuola di pensiero chiamata economia neoclassica. Insegnò all’Università di Roma, influenzando molti studenti e studiosi con le sue ricerche. Oltre al suo lavoro accademico, Pantaleoni partecipò attivamente alla vita pubblica, ricoprendo ruoli importanti in vari istituti e comitati. Morì nel 1924, lasciando un’eredità significativa nel campo dell’economia e contribuendo al prestigio intellettuale di Macerata.

Accademia dei Catenati

L’Accademia dei Catenati, fondata nel 1638, è una delle istituzioni culturali più antiche di Macerata. È stata creata per studiare e promuovere le arti, la letteratura e la scienza, riunendo nel tempo molti intellettuali e artisti. Ha avuto un ruolo importante nella vita culturale della città e ha contribuito alla formazione di tanti giovani. La Biblioteca Mozzi Borgetti è collegata all’Accademia perché conserva molti libri e documenti che raccontano la sua storia e il suo impegno per la cultura e l’educazione nella regione.