La Biblioteca Comunale ha sede presso l’ex Collegio dei Gesuiti, precedentemente Ospizio dei Cavalieri di Gerusalemme.
Nel 1773, il Papa Clemente XIV soppresse l’ordine dei Gesuiti: questa decisione fu presa a causa delle pressioni dei governi europei, che consideravano il prestigio dei Gesuiti una minaccia politica.
Grazie all’intervento dei cardinali Mario Compagnoni Marefoschi e Guglielmo Pallotta, il 15 dicembre 1773, l’ex collegio dei Gesuiti con tutti i suoi beni viene ceduto al Comune, con espresso obbligo di destinare la biblioteca all’uso pubblico.
La Biblioteca aprì ufficialmente il 31 marzo 1787 grazie alla donazione di circa 3000 volumi, di carattere prevalentemente scientifico, che componevano la biblioteca dei fratelli Giuseppe e Bartolomeo Mozzi.
Bartolomeo Mozzi seguì tutte le fasi di realizzazione ed apertura della biblioteca continuando a sostenerla con ogni mezzo sino alla fine dei suoi giorni.
L’attuale Biblioteca Mozzi Borgetti ebbe origine, nel 1855, dall’unione del fondo dei fratelli Mozzi e della libreria del padre domenicano Tommaso Maria Borgetti, il quale nel 1833 aveva donato alla città oltre 9000 volumi.
L’ampio edificio della Biblioteca Mozzi Borgetti ha brevemente ospitato un teatro e un gabinetto di lettura, una quadreria, delle raccolte civiche e alcuni musei, tra cui quello della Carrozza attualmente sito presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi.