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Esposizioni al Museo di Storia Naturale a Macerata - Musei Macerata

Storia del Museo civico di storia naturale

La fondazione del Museo civico di Storia Naturale si deve a Romano Dezi, appassionato ricercatore di paleontologia che, dal 1973 ha iniziato a collezionare reperti fossili del maceratese e non solo, costituendo con la moglie Rita Ramazzotti, quella che poi sarebbe divenuta uno delle collezioni scientifiche più prestigiose delle Marche.  I due coniugi, con gran lungimiranza, con il materiale costituito inizialmente dalla sola sezione paleontologica, iniziano ad organizzare le prime mostre espositive e i primissimi interventi didattici presso le scuole di ogni ordine e grado della città.

Nel 1993 il Comune, riconosciuta l’importanza e il notevole interesse della raccolta, cui si sono aggiunte intanto altre sezioni, mette a disposizione i sotterranei del cinquecentesco Palazzo Rossini-Lucangeli, in via Santa Maria della Porta 65.

Negli anni seguenti, i locali si ampliano includendo il piano terra del l’edificio, raggiungendo l’attuale superficie di circa 400 metri quadrati.

Nel 2017, con l’atto di donazione da parte di Romano Dezi delle collezioni al Comune di Macerata, viene istituito il Museo Civico di Storia Naturale.

Dalla fine del 2021, grazie all’Associazione Amici del Museo di Storia Naturale, il Museo civico ha ampliato le collezioni con reperti provenienti da donazioni di privati ed anche con l’acquisizione di animali provenienti dal Centro Recupero Animali Selvatici della Regione Marche (CRAS), successivamente tassidermizzati.