Orologio planetario: realizzato tra il 1569 e il 1571, testimonia lo splendore degli studi rinascimentali sul cosmo. Il suo quadrante colorato, infatti, oltre a indicare l’ora, raffigura i segni zodiacali, le fasi lunari e i movimenti dei pianeti del Sistema Solare conosciuti all’epoca, oltre alla Terra: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.
La loro disposizione spaziale segue la teoria geocentrica, secondo cui la Terra è al centro del Sistema Solare, poiché la teoria eliocentrica, che pone il Sole al centro del Sistema Solare, non era stata ancora completamente sviluppata né ufficialmente accettata al tempo.
Sopra al quadrante, un uccello di rame, chiamato Cesare, picchia con il suo becco su un campanello per scandire le ore.
Il carosello dei Re Magi si può ammirare alle ore 12.00 e alle ore 18.00.
I Re Magi, preceduti da un angelo, escono dal portoncino ligneo di sinistra e si inchinano alla Madonna col Bambino seduta in trono nella nicchia sovrastante.
Nel 1882, il quadrante di rame dell’orologio planetario, già guasto nel 1855, e i 5 automi lignei sono stati rimossi: oggi sono conservati presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi.
Sulla Torre Civica, al loro posto, venne collocata una lapide commemorativa per il primo re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia, sostituita nel 2015 da una fedele riproduzione dell’orologio antico, creata dal maestro orologiaio mantovano Alberto Gorla, con la collaborazione scientifica del Museo Galileo di Firenze e artistica di Opera Laboratori Fiorentini.