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La torre civica di Macerata - Musei Macerata

Personaggi Torre Civica

Giulio, Ippolito e Lorenzo Maria Ranieri

Membri della famiglia di “maestri d’horologij” più illustre del Nord Italia, nota per essere stata la prima in Italia a inserire automi semoventi a decorazione di orologi civici. Reggiani, ma originari di Parma, furono incaricati dai Magnifici Signori Priori di Macerata, nel 1569, di realizzare un meccanismo dell’orologio ispirato a quello della Torre dell’Orologio di piazza San Marco a Venezia.

Re Magi

I tre Magi hanno importante valenza simbolica per rappresentare la sottomissione universale a Gesù Bambino. Gasparre, di etnia europea, è il più giovane dei tre e porta in dono l’incenso, simbolo della casta sacerdotale; Baldassare, di etnia africana e di età adulta, offre in dono mirra, unguento con proprietà curative che fa pensare al dolore dell’uomo; Melchiorre, di etnia asiatica e in età avanzata, ha con sé oro, simbolo di ricchezza e nobiltà.

Alberto Gorla

Maestro orologiaio nato nel mantovano nel 1940, è “homo sanza lettere” dotato di genialità innata. Inizia a lavorare nella bottega di un maniscalco alla tenera età di 11 anni, quindi, dopo il servizio militare, avvia il proprio laboratorio di fabbro: qui scopre la passione per gli “orologi da torre” che lo porta a restaurare, tra gli altri, l’orologio quattrocentesco della Torre di piazza San Marco a Venezia e uno degli orologi del Palazzo Ducale di Venezia. Nel 2015 il Comune di Macerata gli commissiona una fedele riproduzione dell’orologio cinquecentesco della Torre Civica.

Galasso Alghisi

Fu un architetto e ingegnere militare nato a Carpi nel 1523, ma attivo in diverse importanti città italiane, quali Roma, Macerata e Ferrara. Per la città marchigiana proseguì i lavori per la realizzazione della Torre Civica, iniziata attorno al 1492 da Matteo d’Ancona. La costruzione venne ultimata solo nel 1653, grazie al progetto lasciato dall’architetto.