Laboratorio MAB e il Museo di Palazzo Buonaccorsi
Cos’è il MAB?
Il MAB è un progetto coordinato dalla prof.ssa Margherita Apolloni e dal prof. Stefano D’Amico del Liceo Classico e Linguistico Leopardi di Macerata, con curvatura sui beni culturali e il turismo in collaborazione con l’Università di Macerata, il Comune di Macerata e la Regione Marche. Fine del percorso è integrare, nel contesto dell’educazione alla cittadinanza responsabile attiva, la formazione classico-linguistica con gli strumenti di comprensione della realtà legata al patrimonio paesaggistico, artistico e culturale.
Il MAB nasce come format sperimentale di applicazione della metodologia Challenge Based Learning (CBL) nell’ambito di esperienze internazionali di formazione outdoor dedicate agli studenti e ai docenti, in attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Il MAB è un laboratorio didattico-innovativo di mappatura collettiva e partecipata di un luogo (o di un insieme di luoghi) che integra i dati percettivi con le conoscenze culturali e geografiche di un territorio. Rientra nel campo dell’Outdoor Learning (OL).
Le fasi del format MAB poggiano su schemi e principi della CO-CREATION METHODOLOGY sviluppata da artway of thinking (1993) per agevolare i processi di apprendimento
e co-creazione.L’applicazione del flusso metodologico della CO-CREATION METHODOLOGY in funzione degli obiettivi didattico-innovativi del Collaborative Mapping è stata curata dal dott. Lorenzo Micheli, formatore e referente scientifico della Rete MAB Italia.
My City M(AB)useum
Il nostro MAB è una nuova sperimentazione indoors che combina il “genius loci” di un territorio e il suo patrimonio artistico-museale.
Ricercare il Genius loci (essenza interiore) di un territorio, l’unità di paesaggio, l’armonia di forme e materiali con la naturalità circostante e la storia umana: un insieme indefinibile che si fa paesaggio emotivo.
Fasi di lavoro del laboratorio MAB
- il Museo di Palazzo Buonaccorsi è stato l’area di indagine delle studentesse e degli studenti che hanno esplorato il museo attraverso alcuni filtri di osservazione di una mappa emotiva che è stata una lente di ingrandimento da mettere/togliere in maniera continua e naturale per leggere e percepire in maniera profonda e individuale il Palazzo e tutto ciò che contiene e rappresenta.
- Le emozioni e impressioni sono state poi contaminate dal punto di vista esterno rappresentato dagli esperti e anche dai cittadini di Macerata e dagli eventuali visitatori del Museo.
- Le studentesse e gli studenti hanno poi creato un racconto digitale (digital story-telling) riguardo la storia e il rapporto tra l’opera scelta e la città (chi è il suo autore, dove è nata, il rapporto tra l’autore, l’opera e la città, il percorso fatto, contestualizzandolo storicamente, prima di arrivare al museo della città, perché è ora collocata all’interno di quel museo). Hanno anche inserito nello stesso racconto digitale l’ideazione e/o la creazione dell’opera mancante all’interno del museo (un quadro, una scultura, una istallazione o un’altro tipo di creazione artistica che voi ritenete possa essere il naturale completamento delle opere esposte nel museo.
- I lavori prodotti sono stati presentati durante l’evento finale di chiusura del Progetto.
Le competenze stimolate dal Laboratorio MAB
Storytelling: ideare, scrivere e rappresentare storie “potenti” e non convenzionali da raccontare, in grado di unire in un’unica trama narrativa i risultati dell’attività di mappatura.
Problem Solving: rendere più accessibile e fruibile un luogo (a utenti specifici o alla comunità in generale) attraverso attività di mappatura, con l’obiettivo di promuovere il genius loci
Networking: far nascere nuove relazioni, alleanze, coalizioni e collaborazioni intra o extra territoriali come risultato dell’attività di mappatura (relation mapping).
Planning: immaginare e costruire strategie di sviluppo e rigenerazione dei luoghi, abilitando percorsi di innovazione culturale ed economica, anche grazie a nuove analisi sulle potenzialità territoriali.
Il MAB si presta ad una didattica interdisciplinare favorendo lo sviluppo delle otto competenze chiave europee.