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Fuori del mondo (Aeroscultura)

data
1941 ~ 1942
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 6
tecnica
Alluminio 32cm
n. inventario
2634
tipologia
Scultura
scuola
Futurista

Descrizione

La scultura si compone di una base circolare in alluminio dove sono iscritti in rilievo elementi quadrangolari disposti a grandezza decrescente. Nel centro è collocato ortogonalmente un aereo in ottone.

L’opera appartiene alla serie legata all’Aeroscultura realizzata da Wladimiro Tulli negli anni 1941-42. L’artista è attivo promotore del “Gruppo Futurista Boccioni”, soprattutto dopo la morte di uno dei suoi fondatori, Bruno Tano (1942). Dal 1940 al 1942 partecipa con il Gruppo Boccioni alla Mostra d’Arte Futurista (1940) e alla I Mostra Nazionale di Fotoplastici di guerra (1942), entrambe organizzate nel Teatro Lauro Rossi di Macerata.

Un utile elemento di confronto con quest’opera è costituito da disegni di velivoli stilizzati realizzati nel 1939. L’aereo viene indagato nelle sue componenti e diventa simbolo di una nuova visione della realtà. Insieme alla nuvola forata, è un elemento che ricorre in opere di altri artisti maceratesi appartenenti al “Gruppo Futurista Boccioni”. Volteggia su spazi appena accennati oppure come avviene per le opere pittoriche, è il mezzo dal quale vedere il paesaggio sottostante, restituito attraverso una sintesi compositiva e cromatica.

La scultura è stata esposta nelle mostre “Wladimiro Tulli. Mostra antologica” (Macerata 1972) e “Alluminio. Tra Futurismo e Contemporaneità. Un percorso nella scultura italiana sul filo della materia” (Montevarchi, 2013).

Wladimiro Tulli (Macerata 1922-2003), pittore, scultore e ceramista, alla fine degli anni ’30 si avvicina al Gruppo Futurista Boccioni, accanto ai pittori Sante Monachesi e Bruno Tano. Animato dalla poetica futurista e fortemente attratto dalla compresenza di pittura e scultura che caratterizzava le diverse espressioni del movimento, realizza lavori nell’ambito dell’aeropittura, sperimentando in parallelo nuove tecniche (collage, sculture in legno e in creta).
Nel 1952 fa parte del “Gruppo Numero” di Firenze con cui espone in Italia e in Europa e nel 1962 è tra i fondatori del “Gruppo Levante” di Macerata, nel quale confluiscono le ricerche dell’arte europea nell’ambito dell’Informale e della pittura automatica. A partire dagli anni Settanta sviluppa nuove tecniche espressive inserendo nelle sue opere materiali diversi e si dedica in particolare alla decorazione murale e a progetti grafici. La sua produzione si caratterizza per l’affermarsi di un linguaggio tendenzialmente astratto, dove prevale un segno libero, quasi grafico, e l’utilizzo di colori vivi e accesi.