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Natura morta con frutta, fiori, ciotola e brocca

data
Secolo XVII
sede
Palazzo Buonaccorsi
soggetto
Natura morta
tecnica
Olio su tela 57,8cm x 42,7cm
n. inventario
29
tipologia
Pittura
collezione
Borgetti Tommaso Maria
percorso
Arte Antica

Descrizione

L’opera rappresenta una natura morta di fiori e frutta. Su un tavolo coperto da un drappo blu sono adagiati un grappolo d’uva, delle pesche e una ciotola bianca con dentro delle more. Sulla destra, in una brocca di metallo cesellata, si individuano diverse tipologie di fiori. In primo piano, sul tavolo, è poggiato un fiore sul cui gambo si è fermata una farfalla. Gli oggetti vengono colpiti dalla luce che ne esalta i dettagli e lascia nella completa oscurità il fondo.

La pittura di natura morta si afferma alla fine del Cinquecento come genere autonomo, declinato nelle diverse tipologie compositive. Conosce nel XVII secolo il suo massimo sviluppo, divenendo un fenomeno internazionale caratterizzato da continui scambi e contaminazioni, con grande richiesta da parte del mercato e della committenza aristocratica. Gli oggetti e le vivande disposti nel quadro hanno spesso dei significati simbolici, allegorici, religiosi.
I fiori richiamano la caducità delle cose, oltre ad avere ognuno un proprio significato. L’uva è collegata alla figura di Cristo, le pesche alludono alla Trinità e la farfalla è simbolo di metamorfosi e della lotta tra il bene e il male.

Il dipinto, di autore ignoto, fa parte del nucleo originario di opere pervenute al Comune di Macerata a seguito della donazione effettuata dal padre domenicano Tommaso Maria Borgetti nel 1835.