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Ritratto di Alessandro III Farnese
(1516/1520 - 1576/1577)
- data
- Seconda metà XVI sec.
- sede
- Palazzo Buonaccorsi
- tecnica
- Olio su carta 10,5cm diametro
- n. inventario
- 1A
- tipologia
- Pittura
- collezione
- Antonio Bonfigli
- percorso
- Arte Antica
Descrizione
Il piccolo tondo raffigura il giovane Alessandro III Farnese (1545-1592), con indosso una lucente armatura decorata in oro e fibbie rosse sulle spalle. La testa, dai corti capelli castani, è rivolta verso l’osservatore, mentre dall’alto collare della corazza si vede la gorgiera bianca. Il ritratto è teso ad esaltare la dignità nobiliare dell’effigiato.
L’opera, inserita insieme ad altri quattro piccoli ritratti in un’unica cornice (inv. 1B, 1C, 1D, 1E), è riferita da Luigi Serra al pittore olandese Anthonis Mor (L. Serra, Le Gallerie delle Marche, 1925, p.135), ritrattista aulico presso le corti di Spagna, Portogallo e Inghilterra, uno dei massimi rappresentanti dell’umanesimo olandese. Il piccolo dipinto ritrae Alessandro III Farnese, nato a Roma il 27 agosto 1545 da Ottavio Farnese (1524-1586), nipote di Papa Paolo III (1534-1549), e da Margherita d’Austria (1521-1586), figlia naturale dell’imperatore Carlo V d’Asburgo.
Alessandro III Farnese è stato Duca di Parma e Piacenza e generale italiano, per lungo tempo al servizio della Spagna come comandante dell’Armata delle Fiandre.
Anthonis Mor realizza altri ritratti a figura intera del giovane Principe, tra cui quello conservato presso la Galleria Nazionale di Parma del 1557, immortalato in un’età che sembra di poco posteriore a quella corrispondente nella miniatura maceratese, e il ritratto in armatura realizzato in collaborazione con il pittore Alonso Sánchez Coello, passato sul mercato antiquario nel 2018 (Christie’s, New York, 19 April 2018 Old Master Part I, Live auction 15654, lot. 28.).
L’opera fa parte del lascito del pittore Antonio Bonfigli, il quale nel 1860 ha donato al comune di Macerata parte della sua collezione per un insieme di ventisei dipinti. Dopo la sua morte nel 1865 i dipinti vennero acquisiti dal Comune andando a formare uno dei nuclei più importanti della Pinacoteca Civica.