Testa di apostolo

Il dipinto raffigura il volto di un apostolo su uno sfondo chiaro, con i capelli e la barba di una tonalità grigio-argentea. Il viso è inclinato, con lo sguardo rivolto verso l’alto. L’ampia fronte, segnata dalle rughe, e parte del volto, sono colpiti da una fonte di luce laterale che conferisce alla composizione una luminosità diffusa.

Nell’inventario della Pinacoteca il dipinto è ascritto a scuola emiliana del secolo XVII. Il restauro compiuto nel 1984 ha fatto riemergere l’espressività dello sguardo del personaggio valorizzandone la qualità del chiaroscuro di evidente matrice barocca.

Il quadro fa parte del lascito di opere di Antonio Bonfigli, il quale donò nel 1860 alla sua città ventisei opere, affinché Macerata potesse avere una pinacoteca. Alla morte di Bonfigli nel 1865 le opere furono acquisite dal Comune e costituiscono uno dei principali nuclei dei musei maceratesi.