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Aerei quattro circa

data
1940
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 6
tecnica
China su carta 305x235cm
n. inventario
2776
tipologia
Pittura
scuola
Futurista

Descrizione

Nel disegno sono tracciati con una linea nera quattro aerei stilizzati che volano in formazione: tre avanti e il quarto posto in coda. Tutti proiettano uno sull’altro linee che partono dagli angoli dei velivoli, creando un effetto dinamico e allo stesso tempo tracciando le coordinate spaziali. Il disegno presenta in basso a destra la firma ‘Tulli’ e la data ‘1940’.

L’opera, che non manca di una certa efficacia compositiva, esprime l’interesse dell’artista maceratese per l’Aeropittura. “L’investigazione del giovane Tulli – osserva Anna Caterina Toni – in un’area sinteticamente aperta allo spazio e alla trasfigurazione aerea continua fino al 1944, l’anno che praticamente chiude le sue esperienze futuriste”. Il disegno è stato esposto alla mostra Futuristi nelle Marche, tenutasi a Macerata nel 1982, al termine della quale viene donato dall’artista al Comune.

Wladimiro Tulli (Macerata, 1922-2003) è attivo promotore del “Gruppo Futurista Boccioni” soprattutto dopo la morte di uno dei suoi fondatori, Bruno Tano (1942). Dal 1940 al 1942 partecipa con il Gruppo alla Mostra d’Arte Futurista (1940) e alla I Mostra Nazionale di Fotoplastici di Guerra (1942), entrambe organizzate nel Teatro Lauro Rossi di Macerata. L’aereo, uno dei simboli del Futurismo, insieme alla macchina e alla velocità, viene indagato nelle sue componenti e racchiude la visione di una nuova realtà. Costituisce l’elemento centrale anche nelle sculture dell’artista conservate in Pinacoteca, “Aeropittura” (1941-1942, inv. 2634) e “Aeroritratto n. 1” (1941-1942, inv. 2633).

Pittore, scultore e ceramista, animato dalla poetica futurista, Wladimiro Tulli negli anni Trenta-Quaranta realizza lavori nell’ambito dell’Aeropittura, sperimentando in parallelo nuove tecniche (collage, sculture in legno e in creta).
Nel 1952 fa parte del “Gruppo Numero” di Firenze con cui espone in Italia e in Europa e nel 1962 è tra i fondatori del “Gruppo Levante” di Macerata, nel quale confluiscono le ricerche dell’arte europea nell’ambito dell’Informale e della pittura automatica.

A partire dagli anni Settanta sviluppa nuove tecniche espressive inserendo nelle sue opere materiali diversi e si dedica in particolare alla decorazione murale e a progetti grafici. La sua produzione si caratterizza per l’affermarsi di un linguaggio tendenzialmente astratto, dove prevale un segno libero, quasi grafico, e l’utilizzo di colori vivi e accesi.