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Aeroscultura (Oasi di pace)

Umberto Peschi

(1912 - 1992)

data
1941-1942
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 7
tecnica
Legno di ancetà 150x40x15cm
n. inventario
1955
tipologia
Scultura
scuola
Futurista

Descrizione

La scultura, realizzata in legno di ancetà, ha la forma di una stele sulla cui superficie sono scolpite fasce spiraliformi a simulare le scie tracciate dagli aerei in volo che planano sulla sommità al di sotto della sfera. In basso nel centro sono raffigurate delle rocce terrazzate e alla base si apre un’apertura dal fondo liscio, forse una grotta.

Nell’opera figurano le tematiche dell’Aeropittura futurista maceratese, movimento a cui aderisce Umberto Peschi, sviluppatosi negli anni ’20-’30 in Italia. L’artista declina nella scultura le caratteristiche proprie dell’Aereopittura che vede quale elemento centrale l’aereo, grazie al quale la visione delle realtà si amplia, restituita da una diversa prospettiva in continuo movimento. Sono anche evidenti riferimenti alla scultura africana conosciuta dall’artista durante la guerra in Etiopia. “Oasi di pace” è esposta per la prima volta alla XXIII edizione della Biennale di Venezia (1942) insieme al bassorilievo “Paracadutista”.

L’opera rappresenta un omaggio all’amico Bruno Tano (1913-1942), autore di un dipinto intitolato “Oasi” di analogo sviluppo compositivo verticale. È stata donata dall’artista al Comune di Macerata nel 1982 in occasione della mostra “Futuristi nelle Marche” a cura di Elverio Maurizi, allestita a Macerata nella chiesa di S. Paolo e nella Pinacoteca Comunale, e ad Ancona nella chiesa del Gesù, dal 10 luglio al 31 ottobre 1982.

Nel 1936 dopo il rientro dall’Etiopia, Umberto Peschi entra a far parte del “Gruppo Futurista Boccioni” costituitosi a Macerata nel 1932. Insieme allo scultore e pittore Sante Monachesi e all’artista Bruno Tano, tra i maggiori esponenti del Gruppo, partecipa alle principali rassegne nazionali ed esposizioni locali. Tra queste si segnalano nel 1938 la partecipazione alla Mostra Nazionale Viaggiante di Aeropittura Futurista organizzata all’aeroporto di Falconara Marittima (con tappe a Fano, Pesaro e Rimini), alla 3° Quadriennale d’Arte di Roma e nel 1940 alla XXII edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.