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Il futurista Monachesi

Umberto Peschi

(1912 - 1992)

data
1937 ~ 1938
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 7
tecnica
Legno di noce/ compensato 30x25cm
n. inventario
2769
tipologia
Scultura
scuola
Futurista

Descrizione

La scultura in legno ritrae l’artista Sante Monachesi (Macerata 1910 – Roma 1991), amico di Umberto Peschi. I tratti fisiognomici sono caratterizzati da forme geometriche che ne accentuano le caratteristiche del volto: il naso tagliente, l’arcata sopracciliare angolare, i baffi resi con estremo rigore. La diversa lavorazione del legno contribuisce a rendere i piani della scultura: rugosa nella resa della fronte e delle guance, liscia e levigata per i capelli e il resto dei dettagli del viso. Il ritratto è fissato su supporto di compensato dove in basso a destra compare la firma dell’artista.

Una versione di formato maggiore (cm 42 x 27,5), in polimaterico, è stata esposta per la prima volta alla mostra maceratese “Sotto i trenta” nel 1938 e in seguito nell’esposizione “Futuristi nelle Marche” del 1982. L’opera “Il futurista Monachesi” rappresenta un’interpretazione personale dei dettami dell’Aeropittura enunciati da Filippo Tommaso Marinetti e trova un significativo riscontro in altre sculture sempre in legno realizzate dall’artista, quali “Aeroritratto d’aviatore” e “Potenza simultanea” degli anni 1939-1940.

Insieme allo scultore e pittore Sante Monachesi e all’artista Bruno Tano, tra gli esponenti del “Gruppo Futurista Boccioni” costituitosi a Macerata nel 1932, Umberto Peschi condivideva uno studio in via delle Colonnette a Roma. Nel 1936 dopo il rientro dall’Etiopia, dove aveva combattuto, riprende l’attività artistica a Macerata ed entra a far parte del Gruppo partecipando alle principali rassegne nazionali ed esposizioni locali. Tra queste si segnalano nel 1938 la partecipazione alla Mostra Nazionale Viaggiante di Aeropittura Futurista organizzata all’aeroporto di Falconara Marittima (con tappe a Fano, Pesaro e Rimini), alla 3° Quadriennale d’Arte di Roma e nel 1940 alla XXII edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.