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Il bandone

data
1959
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 13
tecnica
Ferro/ acrilico 59x79cm
n. inventario
327
tipologia
Scultura

Descrizione

L’opera è composta da un supporto su cui sono fissate con dei chiodi lastre di ferro, macchiate in alcuni punto con l’acrilico bianco. I singoli pezzi sono tagliati in maniera irregolare e presentano superfici differenti: nella parte alta sono lucide e nere, le altre sono grezze e di colore bruno.

Il lavoro di Marotta si colloca in una sperimentazione nell’ambito dell’Informale, con un interesse prevalente verso le qualità espressiva della materia. Le lastre di ferro diventano qui delle superfici da indagare. Le linee strutturali dei tagli e l’inserimento dei chiodi acquisiscono una loro evidenza ed autonomia.

Gino Marotta (1935-2012), originario di Campobasso, si trasferisce ben presto a Roma dove diventa amico dello scrittore e poeta Giuseppe Ungaretti e dell’attore Carmelo Bene, per il quale realizza la scenografia di ‘Nostra Signora dei Turchi’. Nella sua lunga carriera artistica sperimenta vari materiali, realizzando scultore in bronzo, tra cui singolare è “L’Albero delle Esperidi”, una scultura di piccolo formato realizzata con la tecnica della microfusione. Partecipa a numerose mostre e rassegne in Italia e all’estero, nel 1984 è presente alla XLI Biennale di Venezia con l’opera di grandi dimensioni “Le Rovine dell’Isola di Altilia”.