Ala spaziale

Il soggetto è caratterizzato da una forma geometrica irregolare che evoca un’ala di un aereo di colore blu e azzurro. Si libra su uno sfondo dalle tonalità rosse e arancioni, tipiche di un cielo al tramonto. Nella composizione sono visibili una sfera e due nuvole forate, elementi ricorrenti nelle opere dell’artista legate all’Aeropittura.

Il dipinto è opera di Mario Monachesi, musicista e pittore aerofuturista. Nel 1938 fu soprannominato Chesimò da Filippo Tommaso Marinetti per distinguerlo da Sante Monachesi, pittore e scultore maceratese, tra i fondatori nel 1932 a Macerata del “Gruppo Futurista Boccioni’.

L’opera è databile tra il 1938 e il 1939, anno in cui viene esposta alla “Mostra Nazionale Viaggiante di Aeropittura Futurista”. Nel dipinto si trovano semplificati temi e motivi propri dell’avanguardia futurista maceratese, tra le nuvole forate al centro, la visione dall’alto, la selezione delle tinte cromatiche tendenti all’arancione, al blu e all’azzurro.