Scheda opera

Ricerca avanzata

Seleziona una voce per filtrare la tua ricerca.

Colonizzazione

data
1938
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 8
tecnica
Olio su compensato 51x94cm
n. inventario
2764
tipologia
Pittura
scuola
Futurista
collezione
Umberto Peschi

Descrizione

Il dipinto raffigura un uomo in primo piano mentre è intento a vangare la terra. Al suo fianco è seduta una donna con in braccio un bambino e alle sue spalle una schiera di figure, vestite di verde e nero, sembrano avanzare con passo deciso, urlando. In fondo si innalza una maestosa ed arcaica montagna.

L’opera, dal titolo “Colonizzazione”, realizzata da Alberto Peschi nel 1938, ripropone in forme semplificate e bozzettistiche tematiche proprie della propaganda di regime. Il lavoro dei campi diventa qui un evento epico che circonda di sacro i suoi protagonisti. Si veda ad esempio, l’elemento circolare, simile ad una aureola, che corona il contadino o il nimbo che circonda la figura femminile. All’esposizione maceratese del 1940, la “Mostra d’Arte Fascista”, il pittore presenta molti lavori dedicati a contenuti analoghi, tra cui “Autarchia industriale”, “La conquista delle Ambe”, “Il lavoro” e “Precoloniale” (cfr. A. C. Toni 1982, pp. 92, 106 n. 15).

Alberto Peschi (Macerata, 1915 -1983), è uno degli esponenti di spicco, insieme al fratello Umberto, del movimento maceratese denominato ‘Gruppo Futurista Boccioni’, attivo dal 1932 al 1942. In molte sue opere l’artista mostra la sua adesione ai dettami dell’Aeropittura futurista, declinata in forme surreali. Le motivazioni fabulistico-narrative ravvisate nel movimento marchigiano dal critico Enrico Crispolti (1982), sono evidenti anche in questo dipinto, per le forme sinuose, la ricerca di una sintesi compositiva e l’utilizzo di colori a tratti sfumati alludenti ad un repertorio onirico e fiabesco.