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Paesaggio marchigiano

data
1938
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 8
tecnica
Olio su compensato 36x52cm
n. inventario
2763
tipologia
Pittura
collezione
Umberto Peschi

Descrizione

L’opera raffigura un paesaggio stilizzato restituito attraverso una scomposizione di piani. Dal centro in alto, illuminato da una luce solare, la suddivisione segue un andamento a raggi composti da tasselli dai colori compatti e brillanti entro cui sono inserite le case, le colline verdi ed altri elementi naturali.

Alberto Peschi (Macerata, 1915 -1983), è uno degli esponenti di spicco, insieme al fratello Umberto, del movimento maceratese denominato ‘Gruppo Futurista Boccioni’, attivo dal 1932 al 1942.

Il dipinto è espressione dell’Aeropittura futurista, a cui aderiscono una schiera di pittori negli anni ’30. Il ‘Manifesto dell’Aeropittura’ viene firmato da Gerardo Dottori nel 1929 nel momento storico denominato ‘Secondo Futurismo’, caratterizzato dall’introduzione nella pittura dell’aereo, accanto all’auto, quale simbolo della velocità e della modernità. Lo stesso Dottori afferma che un paesaggio visto dall’alto appare come una serie di «frammenti panoramici che sono ognuno la continuazione dell’altro, forme e colori che si sovrappongono pur conservando tra loro una perfetta armonia». Visione che ritroviamo in ‘Paesaggio marchigiano’, dipinto da Alberto Peschi nel 1938. L’opera è stata esposta alla mostra ‘Futuristi nelle Marche’, tenutasi a Macerata nel 1982.