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Coppia di sedie modello MR30

data
1931 ~ 1932
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano
tecnica
Acciaio cromato e tessuto 84x58x69cm
n. inventario
3896
tipologia
Scultura

Descrizione

Le due sedie, dell’architetto e designer tedesco Ludwig Mies van der Rohe, tra i massimi architetti internazionale del Novecento, sono realizzate con telaio a slitta in tubolare d’acciaio dotate di sedile e schienale monoblocco in tessuto verde oliva. La struttura in acciaio presenta diffuse zone ossidate, principalmente nella parte inferiore. Lo schienale in tessuto è un’integrazione successiva, risalente presumibilmente agli anni ’60-’70, in sostituzione dell’originale seduta in caucciù. Le sedie si conservavano nella casa del cognato di Ivo Pannaggi, Guido Benigni, in via Crescimbeni a Macerata, negli ambienti rimodernati dallo stesso Pannaggi intorno al 1931-1932, oggi distrutti.

Si conservano due fotografie del corridoio e del salotto dell’abitazione Benigni pubblicate sulla rivista norvegese “Hus og Have” nel giugno 1935, dove è possibile individuare le due sedie MR30 progettate da Mies van der Rohe, e una terza con braccioli modello MR40. Entrambi i modelli erano prodotti a Berlino nell’officina di Joseph Muller e pubblicati in un catalogo della ditta, la Bamberg Metallwerkstätten, datato 11 ottobre 1931.

Sono gli anni in cui Pannaggi risiede a Berlino, dove si iscrive nel 1932 alla scuola del Bauhaus, il cui direttore era dal 1930 al 1933 l’architetto Mies van der Rohe che influenzerà con il suo razionalismo l’opera architettonica dell’artista maceratese. Dopo gli studi di Architettura a Roma e Firenze, Pannaggi nel 1927 si trasferisce in Germania. La frequentazione del Bauhaus, una scuola di arte e design attiva dal 1919 al 1933 la cui missione era proporre un’opera d’arte totale, incentrata sull’unione di arte, arti applicate e artigianato, è di centrale importanza per la sua formazione. Qui entra in contatto con le figure di spicco del nuovo linguaggio architettonico: Walter Gropius, primo direttore della scuola, Marcel Breuer e Mies van der Rohe.