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Enea racconta a Didone la caduta di Troia
(1651 - 1736)
- data
- 1712
- sede
- Palazzo Buonaccorsi
- collocazione
- Primo piano/ Galleria dell'Eneide/ sala 14
- soggetto
- Eneide
- tecnica
- Olio su tela, 300 x 300cm
- n. inventario
- 131a
- tipologia
- Pittura
- scuola
- Veneta
- percorso
- Arte Antica
Descrizione
Il dipinto con “Enea racconta a Didone la caduta di Troia” illustra puntualmente i versi del primo libro dell’Eneide di Virgilio, quando, al termine del banchetto, la regina di Cartagine invita Enea a raccontare la propria storia. Oltre a Didone ed Enea sono presenti nella scena affollata Acate, le ancelle, i servi e altri ospiti. Il banchetto si svolge in una ricca sala, con seggi e tessuti preziosi.
Il quadro, più volte riferito alla scuola napoletana, è stato ricondotto nel catalogo del pittore veneziano Nicolò Bambini nel 1982 da Egidio Martini. In anni successivi è stato rintracciato il bozzetto preparatorio dell’opera, già in collezione privata udinese.
Nicolò Bambini viene ricordato dalla letteratura a lui contemporanea come tra i più valenti pittori della scuola veneziana. Si forma prima a Venezia e poi a Roma, dove è documentato per la prima volta nel 1672, ed è attivo principalmente nella laguna per le facoltose famiglie del tempo. Il dipinto è stato realizzato per la Galleria dell’Eneide del Palazzo commissionata da Raimondo Buanaccorsi e consegnato intorno al 1712-1713. Fa parte del ciclo di dodici tele a soggetto virgiliano che adornavano la sala, affidate a diversi artisti rappresentativi delle scuole pittoriche del Settecento. Nicolò Bambini viene chiamato in rappresentanza della scuola veneta, insieme ad Antonio Balestra e Gregorio Lazzarini.