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Linfa di bile

data
1977
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 14
tecnica
Acrilico su tela 81,5x73cm
n. inventario
2640
tipologia
Pittura

Descrizione

Dal fondo blu della tela emerge un volto tracciato da pennellate bianche e azzurre, del quale si distingue chiaramente l’occhio destro. Nella parte superiore avanza una striscia di colore giallo intenso, che sembra posarsi sopra l’arcana figura. Il carattere visionario dell’immagine denota una forte carica espressionista e stilisticamente il dipinto può essere accostato al ciclo dedicato all’antifascismo, su cui l’autore ritorna anche a distanza di anni.

L’opera ‘‘Linfa di bile’’ è stata esposta nella mostra ”La nuova figurazione: Remo Brindisi” tenutasi a Macerata nel 1979 e in quell’occasione venne donata dall’artista alla Pinacoteca.

Remo Brindisi (Roma, 1918 – Lido di Spina, 1996), tra i protagonisti della pittura nel Novecento, utilizza il colore quale mezzo espressivo per restituire il tumulto dei volti, le vedute, i paesaggi, opere contrassegnate da una forte componente visionaria. Partendo da una matrice figurativa, si accosta all’espressionismo, da cui deriva l’uso del colore in accese tonalità (gialli, verdi, rossi, blu).

Brindisi si forma a Roma nel clima artistico degli anni Trenta. Nei primi anni collabora come decoratore nella manifattura “Cooperativa Ceramica Imola” e dal 1935 frequenta la Scuola del Libro a Urbino. Trasferitosi prima a Firenze e poi a Milano e Venezia, partecipa a diverse mostre ed esposizioni e nel 1955 presenta la prima antologica al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. Il viaggio a New York negli anni Cinquanta lo mette in contatto con i principali esponenti dell’Espressionismo astratto, esperienze che segnano il suo percorso artistico. Fonda a Lido Spina (Ferrara) il “Museo Alternativo”, una casa-museo progettata dall’architetto e designer Nanda Vigo tra il 1971 e il 1973, che raccoglie circa duemila opere di artisti contemporanei. Nel corso degli anni ha ricoperto diversi incarichi tra cui Commissario della Biennale di Venezia, Presidente della Triennale di Milano e docente e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.