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Mater dolorosa

data
1650 -1686 ca.
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Primo piano/ sala 13
tecnica
Olio su rame 24,2 x 19,2 cm
n. inventario
43
tipologia
Pittura
scuola
Scuola toscana

Descrizione

Il dipinto, un piccolo olio su rame, raffigura in un ovale la Vergine addolorata con le mani giunte in segno di preghiera. Il volto, reclinato verso il basso con le labbra socchiuse, è segnato da una lacrima. La figura, avvolta in un manto azzurro, è illuminata frontalmente da una luce che mette in evidenza il viso e le mani. Alle spalle, una fonte luminosa disegna dietro la testa della Vergine un alone dorato.

Il dipinto rientra nella produzione di immagini legate alla devozione popolare del pittore fiorentino Carlo Dolci, il quale realizza numerose Madonne Addolorate e Madonna del dito, soggetto riproposto di frequente dall’artista e dai suoi stretti collaboratori fino a Settecento inoltrato. Il piccolo rame in particolare può essere accostato per la medesima iconografia all’esemplare su tela conservato nel National Museum of Western Art di Tokyo, “Mater Dolorosa” (inv. P. 1998-0002).

L’opera fa parte del lascito di Cesare Filippucci (Macerata, 1850 – 1932), direttore dell’Ospedale degl’Invalidi di Macerata e amante dell’arte, il quale costituì un’interessante raccolta di quadri che lasciò in legato al Comune per incrementare la Pinacoteca Civica. In seguito è stata esposta nel 1905 nell’Esposizione Regionale Marchigiana (Macerata, agosto – ottobre).