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Modellino del progetto di villa Anna Naess

Ivo Pannaggi

(1901 - 1981)

data
1948
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 4
tecnica
Legno e vetro / 58x35,5x13 cm
n. inventario
3156
tipologia
Modello architettonico
scuola
Futurista

Descrizione

Il modellino in legno è stato realizzato da Ivo Pannaggi per la progettazione della villa di Fagernes, in Norvegia, commissionata da Anna Naess nel 1948, ma mai portata a compimento. La pianta è formata da due rettangoli affiancati e in alzato presenta un solo livello.

L’interno è ripartito in diversi ambienti con indicazione della loro destinazione d’uso e tra gli elementi da rilevare spicca l’impiego del camino all’incrocio della zona pranzo e il soggiorno, con la funzione di raccordo tra i due ambienti. Il prospetto esterno della villa è rivestito da un paramento murario da realizzare mediante una muratura di pietrame.

Il modellino documenta l’attività architettonica di Ivo Pannaggi in Norvegia, che si sviluppa fra la seconda metà degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Sessanta. Trasferitosi a Oslo nel 1942 a causa dell’avvento del nazismo, Pannaggi si dedica principalmente a progetti nel campo dell’architettura pubblica, residenziale e del design, fino a ricevere nel 1954 un incarico triennale per l’Ufficio del Riksarkitekten con la qualifica di architetto di Stato. Numerosi sono i suoi progetti per ville private, in cui condensa la cultura architettonica tedesca, espressionismo e razionalismo, con quella norvegese.

Rispetto ai primi progetti norvegesi, emerge in questo lavoro per la villa Naess una maggiore articolazione d’insieme, che contribuisce a movimentare gli spazi interni. Caratteristica è la soluzione di raccordo tra il soggiorno e la zona pranzo data dal camino, evidente omaggio alla tradizione costruttiva locale.

Il modellino, donato alla Pinacoteca Civica da Marco Pannaggi nel 1983, è stato esposto nel 1995 nella retrospettiva “Pannaggi e l’arte meccanica futurista” (Macerata, Palazzo Ricci, Pinacoteca Comunale, Palazzo Contini, 22 Luglio – 15 Ottobre 1995). L’esposizione, curata da Enrico Crispolti, costituisce la prima occasione critica che documenta in maniera completa l’attività architettonica dell’artista in Norvegia.