New York

Il dipinto rappresenta una veduta con grattacieli di una metropoli, identificata dal titolo in New York. La prospettiva e l’utilizzo dei colori giallo e viola tendenti al fosforescente, sfaldano il concetto classico di veduta e l’immagine rimanda alla proiezione di una realtà virtuale.
L’opera è stata esposta nella mostra ‘Titina Maselli metropoli, l’immagine ostruente’ tenuta a Macerata nel 1985 e in quell’occasione è stata donata dall’artista alla Pinacoteca.

Stilisticamente l’opera fa parte di un ciclo di lavori che prestano attenzione al ritmo frenetico della vita della città moderna. Un impianto cromatico squillante, acceso da contrasti complementari, costituisce la trama dei segni di andamento prospettico a cui è affidata l’organizzazione di un ‘telaio immaginativo di forte suggestione’, che contraddistingue una buona parte della produzione dell’artista legata alla sua lunga permanenza negli Stati Uniti.

Titina Maselli (Roma, 1924-2005) si forma a Roma, dove entra in contatto con il clima culturale e intellettuale della prima metà del secolo. Negli anni Cinquanta si trasferisce a New York, città che segnerà il suo percorso, attratta dalla frenesia della metropoli, dai grattacieli, dalle luci abbaglianti. Elementi che si ritrovano nei suoi dipinti anche dopo il rientro in Italia. Nel 1968 si trasferisce a Parigi e inizia a lavorare come scenografa teatrale, attività che affianca a quella di pittrice. Mantiene sempre vivi i contatti con Roma, fino al suo ritorno negli anni Novanta.