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Pittura

data
1962
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 13
tecnica
Olio su tavola 36x27 cm
n. inventario
403
tipologia
Pittura

Descrizione

L’opera si presenta come un monocromo di colore azzurro chiaro dal formato rettangolare. Lungo tutto il perimetro della tavola corre una linea ugualmente azzurra ma di una tonalità più intensa e in basso affiora un piccolo quadrato. La rappresentazione si concentra nella dissolvenza del colore che disorienta l’occhio nel procedere delle pallide sfumature.

È stata esposta nel 1964 alla “Mostra Collettiva Azuma – Calderara – Hsiao Chin – Li Yuen – Chia – Pia Pizzo – Umberto Peschi – Zoren” organizzata nella Pinacoteca Comunale di Macerata (3 Maggio – 10 Maggio), curata dalla Brigata “Amici dell’Arte” e nel 1968 venne donata dall’autore.

Artista lombardo, Antonio Calderara (1903-1978) si forma a Milano dove entra in contatto con il gruppo Novecento. Dai primi lavori figurativi passa ad un linguaggio astratto, concentrando le sue ricerche sul colore e sulla luce.

Intorno agli anni Cinquanta approda ad una pittura aniconica di carattere geometrico. In questa nuova fase si riscontra l’influenza dell’astrattismo del tedesco Joseph Albers (1888 -1976), dell’olandese Piet Mondrian (1872 -1944) e del pittore americano Barnett Nweman (1905-1970). L’autore impiega così campiture cromatiche che danno luogo a forme geometriche, quadrati o rettangoli, con le quali mira a raggiungere effetti di vibrazione luminosa e di modulazione spaziale.