Ritratto maschile

Il dipinto raffigura un giovane uomo a mezzo busto, dai capelli e dalla barba rossicci. Indossa un abito scuro finemente arricchito sul colletto da ricami dorati, da cui si intravede la camicetta bianca. L’uomo rivolge lo sguardo verso lo spettatore mostrando nella mano destra una medaglia nella quale si intravede una figura nuda, forse armata. Sulla medaglia è presente la scritta “MILITARIS/PAN(…)CIA”.

Il volto dell’uomo è definito con una attenta resa volumetrica ed attenzione ai dettagli: il sopracciglio alzato dell’occhio sinistro, il naso e le labbra ben definite, la fossetta del mento, mettono in evidenza le qualità pittoriche dell’opera.

La luce, proveniente da sinistra, definisce i passaggi chiaroscurali e colpisce la mano, dalle dita affusolate e ben costruite, mettendone in risalto anche le sottili vene dell’epidermide.

Nell’inventario della Pinacoteca l’opera è attribuita ad un ignoto pittore manierista vicino al Bronzino ed è datata attorno al 1530. Per tipologia e caratteri descrittivi, sembra accostarsi al filone della ritrattistica medicea affermatasi a Firenze con le varie effigi di Cosimo I de’ Medici (1519-1574), inserendosi dunque in una più tarda cronologia.

Il dipinto fa parte dei beni lasciati dalla marchesa Irene Ciccolini Costa alla Biblioteca Comunale di Macerata nel 1956, provenienti dalle residenze di famiglia. L’insieme comprendeva mobili di epoca barocca, oggetti e diversi quadri a olio, in gran parte ritratti, ma anche paesaggi, nature morte e dipinti a soggetto religioso.