Senza titolo 1958-1987

L’opera di grandi dimensioni, realizzata in legno di ciliegio americano, è composta da una serie di tavole rettangolari sovrapposte in grandezza crescente, dal basso verso l’alto. Come un grande ventaglio, la composizione si dilata in un movimento di espansione nello spazio. In basso sulla tavola esterna si legge l’iscrizione “58-87 Peschi”.

Trasferita all’asilo Ricci il 29/12/1999, è rientrata in Pinacoteca nel 2004. Stilisticamente si inserisce in quella che viene considerata la terza stagione della vicenda artistica di Umberto Peschi, incentrata sulla poetica del tarlo e verso una sempre più personale astrazione. Nelle sculture di questa fase, Peschi “in sintonia con le ricerche d’arte programmata e cinetica, detta la misura dello spazio con moduli verticali e orizzontali, ripetuti con sequenza ritmica in stele totemiche” (Umberto Peschi, Opere 1930-1992, p. 16).

Dalla fine degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Ottanta, Umberto Peschi realizza diverse opere di grandi dimensioni in cui viene meno la ricerca dello scavo del legno per dare vita a composizioni dove le tavole rettangolari, quadrate, circolari, intagliate nelle loro forme pure, si sovrappongono in sequenze ogni volta diverse, in un gioco ritmico che le inserisce in maniera determinante nello spazio circostante.