Scheda opera
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Tre apostoli
(1598 - 1649)
- data
- 1630-1649
- sede
- Palazzo Buonaccorsi
- collocazione
- Depositi
- tecnica
- Olio su tela 75,5 x 99cm
- n. inventario
- 321
- tipologia
- Pittura
- collezione
- Costa Ciccolini Irene
Descrizione
Il dipinto raffigura tre apostoli di non chiara identificazione, stagliati su di un limpido cielo azzurro percorso da leggere nuvole. L’apostolo al centro, con lunga barba grigia, ha in mano un grande libro aperto verso il quale fa cenno con la mano guardando dietro di sé verso la figura più giovane. Dall’altro lato fa capolino un terzo volto, questa volta un uomo anziano con la barba. Il dipinto è corredato di cornice delimitata da doppio listello modanato che include una fascia centrale decorata con motivo a racemi.
L’opera, da una prima attribuzione a Mattia Preti (Taverna 1613/ La Valletta 1699) riportata nell’inventario della Pinacoteca del 1964, è stata messa in relazione con le tre figure maschili presenti nella parte superiore destra della Visitazione, affrescata tra il 1630 e il 1631 da Charles Mellin nella Cappella dedicata alla Vergine in S. Luigi dei Francesi a Roma.
L’opera riprende in maniera quasi puntuale la posa delle tre figure affrescate, potrebbe dunque trattarsi di uno studio preliminare o di un dipinto autonomo che ripropone fedelmente la stessa iconografia. La figura centrale può forse essere identificata in San Paolo: indossa l’abbigliamento tipico del santo, un mantello rosso su una veste verde, ed ha in mano un libro aperto, simbolo delle lettere scritte dall’apostolo. Il soggetto è stato letto anche come le Tre età dell’uomo.
Il dipinto è entrato nelle collezioni della Pinacoteca con il lascito della marchesa Irene Costa Ciccolini alla Biblioteca Comunale nel 1956. La raccolta comprendeva mobili di epoca barocca, oggetti, numerosi ritratti e quadri a olio rappresentanti paesaggi, scene di genere, soggetti religiosi, nature morte.
In occasione della mostra “Vis-à-Vis. Ritratti moderni e contemporanei” (29 giugno 2024 – 12 gennaio 2025) l’opera è temporaneamente ricoverata presso i depositi del museo.