Perla

- Musei Macerata

Composizione e proprietà

La perla è una naturale concrezione prodotta da molluschi, marini o d’acqua dolce, formata, al pari della madreperla, da numerosi strati di carbonato di calcio, conchiolina ed acqua. Si distingue per lo splendore, la lucentezza, l’iridescenza ed il particolare fenomeno ottico detto “oriente” o “fuoco delle perle”. Svariate le possibili colorazioni: dal bianco all’avorio, con riflessi rosa o argento, fino al grigio tendente al nero.

Formazione

Il processo formativo prende avvio dall’arrivo all’interno del mollusco di un corpo estraneo: ad esempio, un piccolo parassita o un granello di sabbia. Questo trascina con sé alcune cellule dell’epitelio secernente – una sottile epidermide ove è avviluppato il mollusco – rimanendo imprigionato nel cosiddetto sacco perlifero. L’epitelio inizia quindi a secernere carbonato di calcio e conchiolina sul corpo estraneo, formando attorno ad esso strati concentrici. Vale inoltre la pena ricordare l’origine celeste della perla riferita da Plinio il Vecchio. Secondo una leggenda indiana, in un certo periodo dell’anno, l’ostrica perlifera, affiorando dal fondo del mare, si aprirebbe ad accogliere un liquido fecondante disceso dal cielo. Una volta gravida, essa partorirebbe perle diverse in base alla qualità e quantità del fluido ricevuto: quanto questo sarà puro tanto più splendente sarà la gemma (Malaguzzi 2023, p. 161).

Perle dipinte

Presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, si incontrano numerose perle nel Ritratto di donna (seconda metà sec. XVI), nel Ritratto di Lucrezia d’Ugni Ciccolini (1636-1713), in L’incontro di Enea e Ascanio con Andromaca e Eleno a Burotro di Gian Gioseffo Dal Sole (1712-1714) e infine nella Morte di Didone di Gregorio Lazzarini (1714).

Per approfondire

S. Cavenago-Bignami Moneta, Manuale di Gemmologia, Milano 2017 (ristampa anastatica della 3ª ed.), pp. 168-179.
S. Malaguzzi, Diamanti, rubini e smeraldi. Il linguaggio dei gioielli nei dipinti degli Uffizi, Busto Arsizio 2023, pp. 161-193. 
Perle in CISGEM – Centro Informazione e Servizi Gemmologici, <www.cisgem.com>.