Rubino

- Musei Macerata

Composizione e proprietà

Il rubino è una varietà di corindone formato da ossido di alluminio e ossido di cromo. A quest’ultimo si deve il tipico colore rosso vivace, detto sangue di piccione, fino alle tonalità rosso-cupo, rosso-chiaro o rosso-violaceo. Per tale ragione, gli antichi lo annoveravano tra i rossi “carbunculi“, facendo derivare il nome da “ruber”, il corrispondente termine latino del colore. La gemma si caratterizza inoltre per l’elevata durezza (9 nella Scala di Mohs), seconda solo al diamante.

Varianti

Al gruppo dei corindoni non appartiene in realtà solamente il rubino, ma una grande varietà di minerali dalle diverse colorazioni. Tra questi, degno di nota è il rubino-stellato, così definito poiché connotato dal cosiddetto asterismo: una stella a sei raggi dovuta a speciali inclusioni aghiformi regolarmente orientate.

Gemme dipinte

Presso i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, si identificano come rubini o spinelli le gemme del Ritratto di donna (seconda metà sec. XVI) e della Madonna che prega con il capo reclinato (sec. XVIII).

Per approfondire

S. Cavenago-Bignami Moneta, Manuale di Gemmologia, Milano 2017 (ristampa anastatica della 3ª ed.), pp. 56-64.
Rubino in CISGEM – Centro Informazione e Servizi Gemmologici, <www.cisgem.com>.