Magazine

Raffaello. Una mostra impossibile prorogata al 1 Maggio 2022 - Musei Macerata

Mostre

Raffaello. Una mostra impossibile

Al Corridoio Innocenziano arriva “Raffaello. Una mostra impossibile”
18 dicembre 2021 – 1 maggio 2022

“Raffaello. Una mostra impossibile” è un’esposizione nata per contribuire a celebrare il 500° anniversario della morte del Divino Pittore, ideata e curata da Renato Parascandolo e la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso. L’inaugurazione della mostra sarà sabato 18 dicembre, alle 17 e rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio 2022.

La mostra di Raffaello, promossa dalla Regione Marche, che si presenta a Macerata nel Corridoio innocenziano dello Sferisterio, raccoglie 45 opere di Raffaello riprodotte in scala 1:1, compreso l’affresco de La scuola di Atene (7x5m): una visione panoramica che suscita una grande emozione perché nessuno prima d’ora – neanche lo stesso Raffaello – aveva potuto ammirare, disposti uno accanto all’altro, tutti questi capolavori. Grazie all’alta risoluzione delle immagini, il visitatore potrà riconoscere negli sfondi dei dipinti di Raffaello gli alberi, i fiori, i campanili e i borghi che, ancora oggi, intatti, adornano il paesaggio delle Marche. 

Nella suggestiva location della città e nella Gran Sala Cesanelli, sarà possibile ammirare capolavori disseminati in musei, luoghi sacri e collezioni private di 17 città del mondo. Una rassegna di capolavori, disposti gli uni accanto agli altri in ordine cronologico. L’esposizione è stata allestita grazie alla collaborazione fra il Comune di Macerata, la Regione Marche e l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT).

Una carriera quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo – dagli Uffizi di Firenze, ai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano alla Galleria Borghese a Roma, passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la Gemäldegalerie a Berlino, per arrivare a San Pietroburgo all’Ermitage e alla National Gallery di Washington, solo per citarne alcuni – che conservano capolavori assoluti come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione e tanti altri fino ad arrivare alle Stanze Vaticane per cui Raffaello giunse a Roma ingaggiato da papa Giulio II che segnò la sua consacrazione a interprete della ”maniera moderna”.

Una mostra rivolta prevalentemente ai giovani
Con Le Mostre Impossibili, nasce un nuovo genere di museo rivolto soprattutto ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte, permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte – in questo caso a Raffaello – attraverso riproduzioni delle loro opere di altissima qualità e pregio. Mutuando le istanze di democrazia culturale ispirate da André Malraux, Paul Valéry e Walter Benjamin, con questa operazione non si vuole ridimensionare la “sacralità” del capolavoro originale, al contrario, la diffusione delle riproduzioni vuole essere un volano filologicamente impeccabile e di grande efficacia per invitare a scoprire i capolavori conservati sul territorio.

Le Mostre Impossibili è un progetto ideato da Renato Parascandolo. La direzione artistica è di Maria Teresa de Vito; l’allestimento è dell’architetto Giovanna Parascandolo.

Il direttore scientifico della mostra è Ferdinando Bologna, illustre storico dell’arte – stretto collaboratore di Roberto Longhi, scomparso nel 2019, sosteneva che “le Mostre impossibili consentono una più approfondita conoscenza delle opere ed un accostamento, per confronto, di opere che sono normalmente lontanissime fra di loro. Soprattutto, questa nuova generazione di riproduzioni d’arte, ad altissima definizione e a grandezza naturale, consente un approccio agli originali che gli originali stessi, nelle condizioni in cui normalmente si trovano, sia nei musei sia nelle sedi proprie, non consentono.”

Infatti le riproduzioni sono stampate su un tessuto trasparente e retroilluminate e questa soluzione, oltre a conferire una particolare suggestione ai dipinti, consente di cogliere dettagli e sfumature difficilmente apprezzabili nelle tele originali ad occhio nudo o nelle riproduzioni a stampa.

Informazioni
Raffaello. La mostra impossibile” sarà visitabile dal martedì alla domenica con orario 10 – 13 / 15 – 17:30.
18 dicembre 2021 – 1 maggio 2022
Info: info@macerataculture.it  | www.sistemamuseo.it

www.mostreimpossibili.it