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Navata della Biblioteca Mozzi Borgetti a Macerata - Musei Macerata

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Giornate FAI di primavera alla Mozzi Borgetti

Sabato 26 e domenica 27 marzo, tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.

Per quanto riguarda la nostra città i giovani del Fondo Ambiente Italiano di Macerata, in collaborazione con il Comune di Macerata, hanno ideato un approfondimento sulla storia del baco da seta tramite l’esposizione di testimonianze librarie e fotografiche locali delle tecniche di produzione, allevamento e commercio dei bachi, del gelso e della seta nelle sale antiche della Mozzi Borgetti. 

Assieme alle risorse della Biblioteca Mozzi Borgetti, a quelle della libreria della scuola agraria e a quelle dei fondi fotografici cittadini, il dottor Pierluigi Pianesi che ha messo a disposizione il materiale dall’archivio storico di famiglia sul suo avo Luigi Pianesi, membro dell’Accademia dei Catenati, personaggio risorgimentale di notevole rilevanza, rettore dell’Università di Macerata e, nell’ultima parte della sua vita, imprenditore nel settore della bachicoltura. 

“Finalmente ripartono anche a Macerata le giornate FAI di Primavera. Con fiducia – interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta – abbiamo atteso che il nuovo gruppo di giovani volontari rilanciasse l’iniziativa e con soddisfazione abbiamo accolto l’idea di scegliere come luogo simbolo da dedicare a questo evento la BMB”.

Gli interni della Biblioteca Mozzi Borgetti - Musei Macerata

La biblioteca conserva libri e storie di uomini in questo connubio tra cultura e ambiente, cultura e natura,  tema scelto per valorizzare i paesaggi culturali delle Marche.

Sono stati recuperati trattati, manuali e illustrazioni di proprietà della biblioteca, datati a partire dal ‘600 fino ad arrivare al secolo scorso, che riguardano il baco da seta in ogni suo aspetto. Il commercio e la produzione del baco erano fiorenti a Macerata ed in altre città marchigiane, tanto che importanti notabili del territorio investirono in questo settore. In esposizione anche foto ottocentesche prese dagli archivi fotografici Balelli, con la Loggia del Grano, oggi sede universitaria in corso di restauro, che fu centro del commercio dei gelsi bianchi utilizzati per coltivare il baco. I giovani del FAI svilupperanno infine la parte scientifica e tecnica del mondo del baco da seta, con una spiegazione illustrata a conclusione della visita.

Prenota qui

Per visitare la mostra, con un contributo di 3 euro, e accedere alla Biblioteca Mozzi Borgetti è necessario il Green pass rafforzato o esenzione medica.

Nell’occasione sarà possibile sottoscrivere la tessera del FAI.