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Virgo hec penna. Dal manoscritto alla prima stampa
Verrà inaugurata giovedì 22 dicembre, alle 17, nelle sale antiche dalla biblioteca Mozzi Borgetti la mostra “Virgo hec penna. Dal manoscritto alla prima stampa”.
La mostra, voluta dall’assessore alla Cultura Katuscia Cassetta e curata da Laura Mocchegiani, sarà dedicata all’esposizione degli incunaboli di maggior pregio e svelerà un’altra importante sezione del fondo antico consentendo alla cittadinanza e ai turisti di osservare i primi testi maceratesi prodotti utilizzando la tecnica dei caratteri mobili tra la metà del XV e il XVI secolo.
Il percorso espositivo permetterà ai visitatori di ripercorrere, mediante l’esposizione di incunaboli selezionati per la loro peculiarità, le fasi di un cambiamento epocale che ha segnato il definitivo passaggio dal manoscritto al testo a stampa.
“Grazie al lavoro del dirigente Gianluca Puliti e della dottoressa Laura Mocchegiani, la Biblioteca Mozzi Borgetti negli ultimi due anni ha iniziato un importante percorso di digitalizzazione del fondo antico – interviene l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta – e grazie alla costante ricerca e lavoro quotidiano di tanti esperti e appassionati, tutti noi prendiamo finalmente coscienza del ricco patrimonio librario che la nostra biblioteca custodisce. Questo patrimonio deve essere reso visibile e fruibile a tutti, agli esperti come ai curiosi, ma soprattutto deve renderci consapevoli della ricchezza che abbiamo l’onore di mostrare ma soprattutto di conservare e valorizzare. Questo il ruolo di ogni bibliotecario, dirigente o amministratore a beneficio dell’intera comunità scientifica e non solo. Profonda gratitudine a tutto il personale per il forte coinvolgimento e i costanti stimoli per far crescere tutti noi in una ricerca e approfondimento costanti.”
La mostra si divide in tre sezioni dedicate alle varie peculiarità dei primi testi a stampa. La prima è dedicata a mostrare la contiguità formale tra i manoscritti e i primi incunaboli e tra le preziosità è qui inserita l’editio princeps delle Metamorfosi di Apuleio, che costituisce il più antico incunabolo conservato nella biblioteca Mozzi Borgetti realizzato dai torchi di Sweynheym e Pannartz, due monaci tedeschi che portarono per primi la stampa in Italia. Sempre in questa sezione è esposto il Liber constitutionum sancte matris ecclesiae (Costituzioni Egidiane), con cui Macerata è stata designata Civitas Magna, stampato a Jesi nel 1473.
La seconda sezione è dedicata alle miniature con due splendidi esemplari pergamenacei di libri d’ore e la bibbia commentata da Niccolò di Lira.
Si passa poi ai primi testi con immagini xilografiche e qui, tra gli altri, si trova lo splendido libro d’ore stampato a Parigi da Philip Pigouchet con 20 illustrazioni a piena pagine e 29 vignette.
Le scene sono composte come dipinti in miniatura con l’uso della prospettiva per l’effetto di profondità e l’uso dell’architettura. Altro volume di pregio è un erbario di straordinario impatto iconografico, l’Ortus sanitatis. De herbis et plantis, e l’ Hypnerotomachia Poliphili, di Aldo Manuzio. Ricco l’apparato scientifico e didascalico che guida al percorso.
La mostra sarà visitabile fino al 30 aprile 2023 con orario dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30 e il sabato dalle 9 alle 13. Info: tel. 0733256360 | biblioteca@comune.macerata.it .