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Cancello della Villa Bonaini a Firenze

Gualtiero Baynes

(Macerata, 1856 - Firenze, 1938)

data
1905
sede
Palazzo Buonaccorsi
collocazione
Secondo piano/ sala 1
tecnica
Olio su cartone 18,5x27x5
n. inventario
200
tipologia
Pittura
collezione
Collezione privata Baynes Gualtiero - Firenze

Descrizione

Il dipinto raffigura il muro e la cancellata di una villa. Le tonalità chiare della muratura e del cancello grigio, colpiti da un sole accecante, sono poste in contrasto con la vegetazione verde scuro che spicca dall’interno della residenza. Il cielo limpido, è reso nella delicata cromia di un azzurro chiaro.

L’opera, firmata e datata 1905, presenta sul verso un’etichetta contente l’iscrizione “Cancello della Villa Bonaini” che identifica il luogo nel giardino della Villa sita presso Firenze, ritratta da Baynes in altri scorci nei dipinti dello stesso formato conservati nei Musei Civici di Macerata (inv. 160, 198). Gualtiero Baynes si era stabilito a Firenze a partire dal 1893, città dove aveva compiuto la sua formazione artistica negli anni ’70, frequentando le scuole tecniche e l’Accademia di Belle Arti.

Baynes realizza diversi dipinti di piccolo formato, conservati sempre in Palazzo Buonaccorsi, aventi per soggetto scorci di esterni di ville fiorentine, giardini e campagne. La sua arte condensa le influenze stilistiche assimilate a partire dai macchiaioli, Silvestro Lega (1826-1895) e Telemaco Signorini (1835-1901), per arrivare al contatto con le opere dell’artista torinese Enrico Reycend (1855-1928), caratteristiche ben evidenti nella sua pittura di paesaggio.

Baynes trascorre infatti a Torino diversi anni, dal 1884 al 1887 circa, conseguendo l’abilitazione all’insegnamento del “Disegno ornamentale” al Regio Museo Industriale Italiano.

L’opera fu donata dal pittore maceratese alla Pinacoteca della sua città, insieme ad un cospicuo numero di dipinti, oltre settanta, a condizione che venissero prelevati dal Comune di Macerata un mese dopo la morte dell’artista, senza spese per gli eredi, e che venissero esposti in locali idonei. I dipinti furono consegnati alla Pinacoteca di Macerata il 30 ottobre del 1939.